Rider, la sentenza del tribunale di Firenze: "Sono lavoratori autonomi"

Respinto il ricorso della Cgil. La soddisfazione di Deliveroo Italia. La Cgil: "Non fermeremo né l'azione sindacale, né la tutela in giudizio"

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Firenze, 10 febbraio 2021 - Il tribunale di Firenze ha respinto le richieste presentate da Nidil-Cgil, Filt-Cgil e Filcams-Cgil nei confronti di Deliveroo Italia, stabilendo che i rider in forza alla piattaforma di food delivery «sono lavoratori autonomi perché possono decidere se e quando lavorare, senza doversi giustificare» per cui «non trova applicazione l'art. 28 della legge n. 300 del 1970».

È quanto rende noto Deliveroo Italia, che esprime soddisfazione per la sentenza. Con tale pronunciamento, spiega l'azienda, si sancisce «l'inammissibilità della richiesta di annullare i contratti individuali che incorporano il ccnl Rider stipulato tra Assodelivery e Ugl», contratto contestato proprio dalla Cgil. «Accogliamo con favore la decisione del tribunale - dichiara Matteo Sarzana, country manager di Deliveroo Italia - che permette l'applicazione del Ccnl Rider e le ulteriori misure migliorative che Deliveroo ha previsto per i rider».

L'ordinanza "ci lascia diverse perplessità" ma "sicuramente non afferma quanto dichiarato dall'azienda", è la risposta di  Nidil Cgil, Filcams Cgil, Filt Cgil Firenze 

Secondo Il sindacato il giudice rigetta il ricorso presentato da Nidil Cgil Firenze, Filt Cgil Firenze e Filcams Cgil Firenze "in quanto ritiene che lo strumento processuale dall’art. 28 L. 300/70 (comportamento antisindacale del datore di lavoro ndr) non possa essere utilizzato per l’impossibilità di effettuare approfondimenti istruttori sulla natura dei rapporti dei riders". Per la Cgil infatti "l'ordinanza non legittima il modello adottato da Deliveroo, non entra nel merito della qualificazione dei rapporti di lavoro, non si esprime sulla “qualità” dell'accordo sottoscritto da Assodelivery e Ugl nè tanto meno entra nel merito del comportamento antisindacale". La Cgil resta convinta che "le organizzazioni sindacali in quanto portatrici di interessi collettivi debbano agire a tutela dei lavoratori prescindendo dalla tipologia contrattuale e che quindi il livello di protezione individuale citato dal giudice deve poter essere esercitato anche a livello collettivo".

Il sindacato ribadisce di ritenere ""contro la legge" il modello scelto da Deliveroo e da Assodelivery "così come chiarito dall'Ufficio Legislativo del Ministero del Lavoro e dalle indicazioni dei sui servizi ispettivi". Quanto all'ordinanza, "non fermerà né l'azione sindacale, né la difesa delle prerogative sindacali in sede giudiziale".

 

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