di Manuela Plastina
Pioggia di finanziamenti per salvaguardare e valorizzare due gioielli di storia, cultura e di grande fascino di Bagno a Ripoli. Grazie a un investimento comunale da 100 mila euro, sarà recuperata la facciata dell’Oratorio di Santa Caterina: l’ex cappella trecentesca degli Alberti in via del Carota a Ponte a Ema, affrescata da Spinello Aretino e usata per mostre, eventi e matrimoni civili, un anno fa ha subìto alcuni cedimenti strutturali. Per questo da qualche mese una mantovana protettiva vigila su ulteriori potenziali e pericolosi distacchi ai quali l’intervento di restauro architettonico porrà definitivamente fine. Ulteriori 100 mila euro dalle casse comunali sono stati stanziati per la Fonte della Fata Morgana: il Ninfeo attribuito a un giovane Giambologna, è stato fatto costruire da Bernardo Vecchietti nella seconda metà del ‘500 all’interno del parco di villa Il Riposo, residenza estiva della famiglia. Chiamata anche "Casina delle fate", è luogo di magiche leggende che ne accrescono il fascino, insieme al suo caratteristico colore rosa. Ma ha bisogno di importanti interventi. I soldi comunali finanzieranno il progetto anti-umidità: sarà restaurato il sistema idrico del Ninfeo, con il ripristino degli antichi acquidocci e la creazione di nuove trincee drenanti per difenderlo dalle infiltrazioni delle acque che scendono dalla collina. I fondi comunali si sommano ai finanziamenti del bando "Arte e conservazione 2021" della Fondazione CR Firenze per 40 mila euro e ai 20 mila raccolti da Artigianato & Palazzo per la campagna di crowdfunding che aveva già finanziato per altri 10 mila euro la realizzazione della copia del busto di Morgana: sarà ricollocata nel suo luogo originario nel Ninfeo nella seconda fase di lavori. Ulteriori risorse da 250 mila euro arriveranno dai privati: attraverso l’Art Bonus è possibile erogare contributi con credito di imposta pari al 65% dell’importo donato.