REDAZIONE FIRENZE

Regolamento Unesco nel mirino. FdI: "Minimarket senza controllo". Il Comune: "In estate la revisione"

Botta e risposta tra i consiglieri comunali della destra e Palazzo Vecchio sulla poca efficacia delle norme. L’assessore Vicini: "E’ una tematica che conosciamo bene, nuove regole in Consiglio tra qualche mese".

Botta e risposta tra i consiglieri comunali della destra e Palazzo Vecchio sulla poca efficacia delle norme. L’assessore Vicini: "E’ una tematica che conosciamo bene, nuove regole in Consiglio tra qualche mese".

Botta e risposta tra i consiglieri comunali della destra e Palazzo Vecchio sulla poca efficacia delle norme. L’assessore Vicini: "E’ una tematica che conosciamo bene, nuove regole in Consiglio tra qualche mese".

di Francesco IngardiaFIRENZEUna piccola falla nel Regolamento Unesco a cui Palazzo Vecchio metterà una toppa "entro l’estate". Fino a quel momento, il Regolamento resta "non conforme alla legge dal punto di vista sanzionatorio", denuncia il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Parliamo di minimarket, su cui vige la scure dell’ordinanza (prorogata a inizio gennaio per altri 120 giorni di applicazione) mirata al contrasto all’abuso di sostanze alcoliche nel centro storico. In sintesi, obbligo di chiusura alle 21 tutti i giorni della settimana (fino alle 7 del giorno successivo) per gli esercizi commerciali di vicinato che svolgono commercio al dettaglio in sede fissa dei generi appartenenti al settore alimentare, di produzione, preparazione e/o vendita di sostanze alcoliche o super alcoliche.

Ma, come hanno dimostrato le numerose operazione della Municipale, non sempre il divieto viene rispettato. Anzi il più delle volte si cerca il modo per bypassarlo. Per fortuna, le forze dell’ordine sono molto sensibili all’argomento e dunque le verifiche – che talvolta prendono le mosse dalle segnalazioni che arrivano da residenti e comitati – sono continue.

In caso di violazione degli esercenti ‘furbetti’, multe e sospensione delle attività per due giorni, cinque per la prima reiterazione, quindici per ogni altra ulteriore. Ma la conferma della "non conformità del Regolamento Unesco - spiegano i consiglieri Sirello, Chelli, Draghi e Gandolfo - arriva dall’Assessore Vicini che, in risposta ad una nostra interrogazione, ha confermato che il Tar Toscana, con sentenza 1004/2024, passata in giudicato e non appellata dall’amministrazione, ha sancito l’illegittimità del Regolamento a tutela del centro storico nella parte in cui prevede l’immediata chiusura delle attività, e non la sospensione, per le violazioni dell’articolo 7, concernente i requisiti di insediamento".

Requisiti "inderogabili" come la superficie abitabile dell’unità immobiliare non inferiore a 40 metri quadrati, più la dotazione di almeno un servizio igienico di cortesia per i clienti con annessa fruibilità durante l’intero orario di apertura al pubblico. "A quanto ci viene riferito, l’amministrazione starebbe predisponendo la revisione, che tuttavia non è mai arrivata sul tavolo del Consiglio comunale", aggiungono gli esponenti di FdI. Pronta la risposta di Palazzo Vecchio, con l’assessore al Turismo e Commercio Jacopo Vicini, alla luce del caso di specie che ha coinvolto due minimarket la cui attività è stata chiusa anziché sospesa: "E’ una tematica che conosciamo bene e ne terremo conto nella revisione del regolamento Unesco, che abbiamo intenzione di portare all’attenzione del consiglio comunale entro la prossima estate".

I meloniani però fanno della vicenda anche una questione politica: "La Sindaca Funaro, fin dall’inizio del mandato, ha fatto della vivibilità del centro storico il suo obiettivo politico principale, promettendo mari e monti. Bisognerebbe ricordarle che per ottenere dei risultati concreti è necessario utilizzare a dovere gli strumenti di cui si dispone, che non sono le cesoie, ma gli atti amministrativi come i regolamenti della cui attuazione Funaro dovrebbe essere la prima garante. Ancora una volta, come nel caso dei minimarket, questa Giunta dimostra totale negligenza e incapacità".