Anziana chiusa in cucina e rapinata, via con 60mila euro di gioielli. Due arresti

I due arrestati rintracciati a Genova. Il colpo messo a segno a giugno in un condominio di Campo di Marte

Carabinieri

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Firenze, 29 settembre 2022 - Dopo alcune settimane di indagine sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo di Firenze, i due presunti autori di una rapina ai danni di un'anziana, episodio che risale al 14 giugno. La vittima fu una 85enne residente in un condominio di Campo di Marte, in via Nardi.

L'ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip Ponticelli del Tribunale di Firenze su richiesta del pm Christine Von Borries, è stata eseguita dai militari dell'Arma all'alba di mercoledì 28 settembre. In cella sono finiti due torinesi, un 49enne e un 28enne, accusati di rapina aggravata.

Gli attrezzi usati per la rapina

Il fatto: alle prime ore del 14 giugno i due arrivano a Scandicci a bordo di un furgone nel parcheggio dell’ospedale San Giovanni di Dio; scaricano una moto di grossa cilindrata e si mettono a caccia di prede, possibilmente anziane sole e indifese.

Intorno alle 10 i due individuano la vittima; una donna anziana che cammina da sola in via Mannelli, con delle buste della spesa. La seguono fin sotto casa e riescono a entrare nel condominio prima che si chiuda il portone. Una volta giunti alla porta di casa, uno dei due banditi dice alla donna di essere un tecnico del servizio idrico che deve fare una verifica in seguito a un presunto guasto. "Devo controllare i rubinetti in casa sua", le dice. Nel frattempo il complice viene fatto entrare in casa, spacciandosi per vigile. Di fronte alle nervose e pressanti richieste rivolte alla donna perché "controlli se i suoi gioielli siano effettivamente in casa", l'anziana si insospettisce tanto da iniziare a urlare e a chiedere aiuto.

Per scappare senza problemi i due strattonano la povera malcapitata e la chiudono in cucina, scappando con dei gioielli del valore di circa 60mila euro. La fuga avviene sulla moto, che ha una targa falsa, fino a Torregalli, dove poi i due scappano a bordo del furgone con il quale erano arrivati.

I due indagati, nel corso di una perquisizione personale e veicolare, sono stati sorpresi in possesso di vari arnesi atti allo scasso, di una pettorina, un lampeggiante e un distintivo della polizia locale, nonché di numerose ricetrasmittenti utilizzate per tenersi in contatto radio costante tra di loro mentre avrebbero messo a segno i colpi. Gli arrestati, trovati a Genova, sono stati portati nel carcere di Marassi.

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