PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Raid al cimitero, chi è l’incappucciato?. Spunta l’ipotesi del vandalo solitario

Quello di Capodanno l’ultimo di una serie di episodi: in passato portate via anche alcune croci

Raid al cimitero, chi è l’incappucciato?. Spunta l’ipotesi del vandalo solitario

Raid al cimitero, chi è l’incappucciato?. Spunta l’ipotesi del vandalo solitario

di Pier francesco Nesti

Agirebbe da solo, vestito di scuro e con un cappuccio calato sul volto. E’ questa la descrizione del presunto artefice dei blitz al cimitero di San Mauro. L’ultimo la notte di Capodanno, quando sono state distrutte alcune lapidi e gettati a terra i puntelli che tengono in sicurezza parte delle tombe in una struttura già ‘compromessa’ di suo da tempo. In più è stato ‘appeso’ uno striscione sul cancello d’ingresso a ‘dichiararne’ la chiusura per inagibilità insieme a un volantino che è stato ‘affisso’ anche sulla porta del Comune di Signa. Parole inequivocabili, quelle scritte al computer e stampate su un foglio A4, con la minaccia addirittura di "abbattere a breve la struttura più compromessa se non sarà ufficializzato l’inizio del cantiere".

Il cimitero di San Mauro, infatti versa da anni in pessime condizioni. E anche l’assemblea che si è svolta di recente in paese (nel corso della quale è stato annunciato che il 23 gennaio partiranno le esumazioni, previsti 112 loculi e 80 ossari nuovi) non ha certo placato gli animi. Ma da protestare sui social a lasciarsi andare a quelli che sono veri e propri atti intimidatori, ce ne vuole. Quello di Capodanno è stato l’ultimo di una serie di episodi che in precedenza aveva visto anche il furto di alcune croci dall’intero del cimitero che poi erano state ‘sparpagliate’ sotto i portici nel centro di Signa. Riuscendo quasi sempre ad avere la meglio sulle telecamere di videosorveglianza presenti nel capoluogo, segno evidente del fatto che tutto viene studiato nei minimi dettagli. Il cimitero, dove fra l’altro non ci sono telecamere, dopo l’ordinanza di chiusura del sindaco, martedì è stato riaperto.

Resta da capire, tuttavia, cosa può succedere adesso, soprattutto in riferimento a quanto riportato nel volantino e che ha rivendicato l’azione compiuta.