La raccolta porta a porta continua a segnare disagi e polemiche, soprattutto nelle zone più densamente popolate: come nella parte bassa di via di San Vito, che, pur essendo un tratto di fitte palazzine, si vede coinvolta come il tratto collinare di campagna e ville nel sistema di raccolta. Stavolta però al centro della bufera arrivano i grossi contenitori gialli della carta: dopo due anni di vita cominciano già a rompersi i coperchi, con il risultato che nella strada si cominciano a vedere sempre più bidoni scoperchiati. La causa potrebbe essere la poca delicatezza con cui gli operatori li svuotano: la gran quantità di contenitori e il furgone in mezzo alla stretta via potrebbe portare, ipotizzano i residenti, a svuotature più frettolose e sbatacchiamenti. Poco o nulla sarebbe da imputare alla qualità costruttiva, poiché seppur esposti alle intemperie, spiegano da Alia, sono fatti da un’azienda leader di mercato. Oltre alla bruttura e la poca igiene che comportano bidoni aperti, c’è anche il rischio di incendi: trattandosi di carta, basterebbe un petardo o un mozzicone di sigaretta per scatenare un rogo. E poi c’è la richiesta di avere una sostituzione a domicilio, perché recarsi a prendere il cestino a uno sportello Alia, non solo comporterebbe una perdita di tempo per gli utenti, ma anche la necessità di un’automobile, visto che il contenitore è grande e la strada non servita da mezzi pubblici.
CronacaRaccolta porta a porta. Coperchi dei bidoni rotti. Via di San Vito protesta