E’ un po’ come rivivere un incubo dal suo inizio. Quasi tre anni fa si provò con i tamponi a mettere un argine al virus che arrivavava dalla Cina ma che in realtà era già in Europa e in Italia, il contagio era già cominciato purtroppo e stava dilagando.
Si tengono le dita incrociate perché la storia non si ripeta. La popolazione è vaccinata. Se non arriveranno varianti particolarmente aggressive in grado di aggirare la barriera protettiva la storia non dovrebbe ripetersi.
Ma i timori ci sono.
Le postazioni per i tamponi Covid da effettuare ai viaggiatori che arrivano dalla Cina sono già state allestite negli aeroporti di Firenze e Pisa. Per ora non sono stati effettuati controlli, anche perché in Toscana non arrivano voli diretti. La Regione ha deciso di fare la verifica tampone anche ai passeggeri che arrivano in Toscana dopo aver fatto scalo in altri aeroporti internazionali: sinora non ce ne sono stati.
Ieri mattina a Pisa sono atterrati, provenienti da Dubai, dieci cinesi, ma che risiedono in Italia e non erano stati in Cina. A Firenze per oggi ne sono attesi quattro via Francoforte.
"Dalla Cina non arrivano informazioni mediche. La nostra preoccupazione è che, oltre a Omicron 5, si stia diffondendo Gryphon, che è una variante molto più aggressiva", dice il governatore toscano Eugenio Giani durante il sopralluogo fatto al punto tamponi allestito all’aeroporto di Peretola
Stando all’ordinanza firmata ieri da Giani, i tamponi "saranno obbligatori. Ci siamo già passati una volta, tra gennaio e febbraio nel 2020: ora vogliamo prevenire e capire, sequenziando l’evoluzione del virus", osserva. I viaggiatori che provengono dalla Cina saranno sottoposti a un tampone antigenico. Per gli eventuali positivi scatterà un test molecolare per il successivo sequenziamento eseguito dal laboratorio di Careggi", si spiega dall’Asl Toscana centro.
"Le altre iniziative che abbiamo previsto – dice il direttore sanitario Asl Emanuele Gori – riguardano la proroga dell’albergo sanitario b&b di Novoli la cui chiusura era prevista proprio oggi. Questo consentirà di poter ospitare eventuali positivi che non abbiano altra possibilità di isolamento".
Il periodo di isolamento dei passeggeri che risulteranno positivi durerà come per tutti gli altri. Ma potranno uscire dall’isolamento solamente a verifica di tampone negativo.
A Pisa i tamponi saranno fatti in locali vicini all’Usmaf, l’Ufficio di sanità marittima, aerea e frontaliera. A Firenze, invece, sono stati allestiti due container della Protezione civile regionale nel parcheggio davanti all’aeroporto, sul lato della tramvia: uno sarà utilizzato come sala di attesa, l’altro come ambulatorio.
Nel 2019, ovvero prima del Covid - fonte Asseaeroporti - la Toscana ha superato negli scali di Firenze e Pisa gli 8,2 milioni di passeggeri (di cui quasi 5,4 transitati dall’aeroporto pisano). A Peretola, dove i viaggiatori passati dallo scalo sono stati quasi 2,9 milioni, i cinesi sono stati circa 43 mila.
I. U.