Riccardo
Nencini*
Gastone Nencini vinse il tour nel 1960, lo stesso anno era arrivato secondo al giro d’Italia a 28 secondi dal primo francese a vincerlo, Jacques Anquetil. E’ una stagione straordinaria il 1960 di Gastone, perché aveva incontrato di nuovo l’amore, Maria Pia, che sposerà nel ’70 dopo il divorzio e avranno 4 figli. Quell’incontro fu decisivo perché diede allo "Zio" quella carica per tornare ad essere il campione che era stato tra il 1953 ed il 1957 quando vinse il giro di Italia.
Fu un tour difficile perchè i francesi schieravano una grande nazionale con in testa Rivière: era stato campione dell’ora ed era considerato il giovane emergente. Gastone prese la maglia gialla il primo giorno a Bruxelles e ricordava sempre che la notte in cui l’aveva conquistata sotto l’albergo i minatori italiani, numerosissimi in Belgio, si erano riuniti ed avevano urlato per larga parte della notte "viva Nencini, viva Nencini, viva l’Italia".
Fu un moto emozionante, successivamente perderà la maglia gialla ma poi la riconquisterà, questo porterà ad una tragedia, perché per stare dietro a lui Rivière cadrà, rotolerà lungo la discesa oltre un baratro e di fatto finirà la sua carriera. Prima di vincere il tour, prima dell’arrivo a Parigi sarà il primo ed unico ciclista vincitore di tour che incontrerà il presidente della Repubblica.
Charles de Gaulle era in vacanza, il tour si ferma e de Gaulle si avvicina alla strada, i ciclisti si fermarono, lui cercò la maglia gialla e chiese: "Voi lo meritate?".
E lo Zio disse: "Si è stato molto faticoso".
De Gaulle chiese: "Voi siete Italiano?".
E lo zio rispose dicendo: "Sì, io sono fiorentino".
E’ stato dopo Coppi, dopo Bartali e dopo Bottecchia il quarto vincitore di tour. In tutto gli italiani sono stati 7, il tour è la corsa di Dio. Chi lo vince, dicono i francesi, entra nell’Olimpo.
*Nipote di Gastone Nencini ed ex senatore della Repubblica
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