Quadro rubato alla Curia, il priore lo riconosce tra quelli in vendita: recuperato

I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Firenze presentano il bilancio del 2018. Furti in netto calo in Toscana

I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale (foto Giuseppe Cabras/New PressPhoto)

I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale (foto Giuseppe Cabras/New PressPhoto)

Firenze, 3 giugno 2019 - Furti di opere d'arte in netta diminuzione in Toscana, con un calo del 26% nel 2018 rispetto all'anno precedente. Il dato, diffuso dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale di Firenze, è in controtendenza al dato nazionale, in lieve aumento con 474 furti a fronte dei 419 del 2017.

Sempre nel 2018, complessivamente i militari del nucleo tpc di Firenze hanno sequestrato opere d'arte rubate per un valore di 1,3 milioni di euro. Nello stesso periodo sono state denunciate 29 persone.

Tra i pezzi recuperati, un piatto in ceramica con stemma centrale raffigurante 'putti reggenti' e un dipinto raffigurante un 'Ritratto di nobildonna' del 1516, attribuito a Lorenzo Lotto, entrambi rubati dal museo Mozzi Bardini di Firenze. Ritrovato anche un dipinto raffigurante un 'Mezzobusto di nobiluomo', che era stato sottratto alla fine degli anni '80 dalla soffitta del palazzo arcivescovile della Curia di Firenze. In questo caso, le indagini sono partite dopo la segnalazione dell'attuale priore della chiesa fiorentina di San Lorenzo, monsignor Marco Viola, che lo ho riconosciuto tra i quadri in vendita in uno stand antiquario a Parma.

Recuperati inoltre beni archeologici di varie epoche e produzioni, per un valore complessivo di circa 50mila euro. Sempre nel 2018 i militari hanno sequestrato una scultura del XVI secolo di Andrea Contucci detto il Sansovino, valore circa 300mila euro, che era stata rubata nel 2008 dalla chiesa di San Francesco a Fermo, nelle Marche.

Restituito inoltre un violino del XVIII secolo, del valore di circa 350 mila euro, rubato nel 2017 a Firenze a un musicista milanese che si trovava ricoverato nell'ospedale di Careggi. Tra le altre opere recuperate, un tabernacolo del XVII secolo, due mappe catastali del 1900 e un dipinto del XV secolo.

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