Procuratore, si accelera Squillace Greco in pole

Una ventina i candidati ma Rossi è andato a Ancona e Sabelli a Cagliari

Il ’vecchio’ Csm potrebbe provare ad accelerare la nomina del procuratore capo di Firenze, posto ormai vacante da quando Giuseppe Creazzo ha lasciato Firenze per approdare alla procura dei minori di Reggio Calabria a inizio anno. Un tassello fondamentale nel mosaico di un distretto giudiziario in cui mancano anche il procuratore generale, dopo la partenza di Marcello Viola (procuratore generale) per Milano e l’Avvocato generale. L’obiettivo di Palazzo dei Marescialli però è quello di andare al plenum e votare il nuovo capo dell’Ufficio fiorentino solo se si raggiunge l’unanimità che, con le recenti nomine, potrebbe a questo punto andare in porto.

Gli umori si capiranno dalla seduta della Quinta Commissione (che si riunisce oggi con all’ordine del giorno, non vincolante anche l’ufficio direttivo fiorentino) che deve fare le proposte. Una ventina i nomi sul tappeto, ma gli ultimi movimenti sembrano proiettare ancor più in pole position l’attuale procuratore capo di Livorno Ettore Squillace Greco.

Il più ’anziano’ era il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi nominato la scorsa settimana con il voto determinante di Area procuratore generale ad Ancona, incarico che assumerà probabilmente dopo le festività di Natale. Un nome forte per la città gigliata era considerato anche Rodolfo Sabelli, ex presidente dell’Anm, a sua volta nominato procuratore a Cagliari. Resta dunque in lizza il nome di Ettore Squillace Greco, che avrebbe dalla sua sia la ’qualifica’ (essendo già procuratore), la specificità e la conoscenza del territorio toscano, avendo già lavorato a Firenze, alla Direzione distrettuale antimafia. E magari proprio il consenso di Area.

Candidati in prima linea sono ritenuti anche Filippo Spiezia, attuale procuratore ad Eurojust e Ludovico Vaccaro, procuratore di Foggia che, secondo i rumors, potrebbero però ritirare la propria candidatura in extremis.

Meno chance per l’attuale procuratore di Terni, Liguori e per gli aggiunti Calogero Gaetano Paci (Reggio Emilia) e Rosa Volpe (Napoli) e per uno dei tre aggiunti di Firenze, Gabriele Mazzotta, che ha fatto domanda.

Palazzo dei Marescialli vuole cercare di coprire i posti apicali più importanti, in attesa che si diradi la nebbia sulle candidature dei 10 componenti laici del Csm che il Parlamento in seduta congiunta inizierà a votare dal 13 dicembre. Allungando quindi i tempi delle nomine che potrebbero andare a inizio anno.

Certo che se si vuole fare presto i tempi stringono: la prossima settimana il Csm non si riunisce e poi ci sono ’libere’ tre settimane prima del cambio per andare all’eventuale plenum.

Ci sarà invece da attendere per il dopo Viola.

La Cartabia, peraltro, obbligando anche i Pg ai quattro anni ha escluso di fatto alcuni possibili papabili.

Erika Pontini

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