STEFANO BROGIONI, inviato a Girona
Cronaca

Niccolò Ciatti, il pm: "Bissoultanov sapeva di uccidere". Venerdì la sentenza

"Le conseguenze di quel calcio erano prevedibili, per lui che faceva lotta e conosceva le arti marziali"

Girona (Spagna), 2 giugno 2022 - "Bissoultanov sapeva di uccidere, ha colpito Niccolò con un calcio mortale da cui lui non ha potuto difendersi, perché guardava da un'altra parte". Il pm Victor Pillado ha confermato la richiesta di condanna a 24 anni per il ceceno accusato di aver ucciso volontariamente il 21enne di Scandicci Niccolò Ciatti. Sulla pista del St Trop, la notte dell'11 agosto 2017, "non ci fu una rissa, ma un'aggressione", ha sostenuto ancora il pm, "le conseguenze di quel calcio erano prevedibili, per lui che faceva lotta e conosceva le arti marziali".

Riguardo all'interrogatorio reso ieri dell'imputato, la pubblica accusa ha definito "amnesia selettiva" i tanti non ricordo riferiti. "Non ricordo" relativi alle circostanze "per lui più scomode". La pubblica accusa individua un  movente futile, "in discoteca si balla, ci si può spingere, nessuno si conosce" a monte dell'azione omicidiaria messa in atto sulla pista da ballo, ma una dinamica diversa "da un incidente stradale come invece sostiene la difesa". Poi, rivolto ai giurati popolari, il pm li ha invitati a mettersi "nella posizione della famiglia, che non riavrà Niccolò ma esige giustizia e una condanna adeguata". "Pensate se steso al suolo della discoteca ci fosse un vostro caro". 

Niccolò Ciatti, ucciso in Spagna a 22 anni
Niccolò Ciatti, ucciso in Spagna a 22 anni

Sulla posizione di Movsar Magomadov le posizioni del "ministerio fiscal" e delle parti civili divergono, invece. Per Francesc Co, legale spagnolo dei Ciatti, Magomadov è stato la "spalla" di Bissoultanov, e anche per il legale dei locali da ballo della Costa Brava, Joaquim Boadas, il secondo ceceno "è stato "complice, ha dato protezione, è stato utile a Bissoultanov". La pubblica accusa ha invece sostenuto la sua estraneità alle contestazioni, ribadita dal suo difensore, Sergio Noguero. Gli imputati, presenti in aula, alle loro spalle le loro famiglie, hanno ascoltato in silenzio le fasi finali del processo seduti al solito posto, nella prima fila dello spazio per il pubblico. I Ciatti sono invece seduti dalla parte opposta dell'aula.

La difesa

"Bissoultanov sapeva o si poteva immaginare che per quel calcio Niccolò poteva morire? No, è stato un calcio che poteva dare chiunque in una rissa, ma non sapeva l'effetto". L'avvocato Carlos Monguilod ha risposto all'accusa e alle parti civili, in merito alla richiesta di condanna per omicidio volontario di Rassoul Bissoultanov, imputato per l'omicidio di Niccolò Ciatti. "Dovete decidere con la testa, non con il cuore", ha detto rivolto alla giuria popolare nel corso dell'arringa. La difesa di Bissoultanov chiede che il delitto venga riqualificato in un omicidio "imprudente" (una via di mezzo tra il colposo e il preterintenzionale italiano), reato per cui in Spagna è prevista una pena massima di quattro anni. Adesso, secondo la procedura spagnola, è in corso una camera di consiglio a porte chiuse tra le parti in cui vengono stilate delle domande a cui dovranno rispondere i giurati popolari per arrivare al verdetto definitivo.

La giuria popolare si prepara per deliberare

Si è conclusa l'esposizione delle conclusioni delle parti coinvolte nel processo per l'omicidio di Niccolò Ciatti. Ora è in corso la fase di preparazione del questionario che sarà sottoposto alla giuria popolare chiamata a deliberare sul caso, che riguarda la morte violenta del ragazzo fiorentino. Lo indicano fonti a conoscenza degli sviluppi del processo. La giuria si è ufficialmente riunita in camera di consiglio e la sentenza è attesa per venerdì. Sarà una sentenza che si limiterà a stabilire la colpevolezza o meno dell'imputato, in merito all'accusa di omicidio volontario, fermo restando in subordine quella di omicidio "colposo".