
di Fabrizio Morviducci
Tornano le occupazioni abusive all’ex Cnr. Mentre l’amministrazione inaugura il parco per l’agility dog ed è al lavoro per sistemare quest’area incolta e abbandonata ormai da troppo tempo in attesa del progetto di recupero, balordi e malviventi approfittano delle coloniche vuote per rientrare e crearsi dei ripari di fortuna. La nuova occupazione è finita l’altra sera grazie all’intervento dei carabinieri della compagnia di Scandicci che sono arrivati all’ex Cnr insieme agli agenti della municipale, con il sostegno anche del nucleo dei cinofili. All’interno dell’area hanno trovato 4 occupanti abusivi, tutti di origine nordafricana. All’interno del casolare dove avevano stabilito domicilio c’era anche la corrente elettrica, presa ‘tirando un cavo’ dall’impianto pubblico. I carabinieri hanno portato i quattro in caserma: due di loro sono stati denunciati per il furto dell’energia. Agli atri due invece è stato contestato il possesso di oggetti idonei allo scasso. Dopo le denunce resta il problema. Il Crn, oltre ogni buona volontà, resta ancora una ferita aperta nel territorio. Le occupazioni sono in realtà molto ridotte rispetto al passato; qualche anno fa, gli agenti di polizia municipale arrivarono a contare anche 200 occupanti durante uno dei censimenti. Interi nuclei familiari che sono stati allontanati dopo una trattativa lunga e difficile. Da allora si è lavorato molto per evitare nuovi ingressi, ma piccoli problemi restano sempre e si ripetono nel tempo.
Nell’area dell’ex Cnr c’è l’ultimo progetto di trasformazione urbana in città. Oltre al parco, il secondo per importanza nell’area metropolitana dopo le Cascine, il progetto prevede la realizzazione di un centro commerciale, più aree direzionali e ricettive con spazi per negozi al piano terra. La costruzione dovrebbe partire non appena sarà sbloccato il contenzioso con la proprietà del terreno che è in liquidazione. Il recupero dell’area ex Cnr si inserisce nel piano di completamento del nuovo centro di Scandicci, che punta a terminare quanto previsto da Richard Rogers con l’aggiunta appunto di interventi di pregio, come il parco, più la struttura dove si trova il Polimoda e l’area abitativa lungo la tramvia. Ma fin quando non aprirà il cantiere, resta terra di nessuno.