Niente ufficio postale, chiuso da più di tre mesi, dal 25 luglio, per lavori di ristrutturazione, niente bancomat, sempre all’ufficio postale, in quanto fuori uso già da prima dei lavori. Intervento che serebbe dovuto finire il 25 settembre e che invece è ancora là da venire. Come evidenzia Marco Bazzoni, metalmeccanico e sindacalista. "Doveva riaprire il 25 settembre, ma è ancora chiuso e non si sa quando riaprirà. Era l’unico ufficio del Comune di Barberino Tavarnelle aperto anche nel pomeriggio. Quindi non sono pochi i disagi per i cittadini e per chi lavora. Quello di San Donato è aperto da anni, solo alcuni giorni alla settimana e solo la mattina. È assurdo. Senza contare i disagi che hanno le persone anziane, molte delle quali non hanno neppure la macchina e non possono spostarsi da una località all’altra".
Con Bazzoni sono proprio le persone anziane. Come Lisa Lenzi. "Per noi è davvero un problema, non riusciamo a spostarci e sono grossi disagi. Speriamo riapra presto, fosse soltanto per prendere la pensione". Anche Anna Sollazzi parla di difficoltà. "Certo, così tanto tempo chiuso non ce lo aspettavamo. Si sperava durassero meno i lavori". Marco Bazzoni non si è limitato soltanto a segnalare il problema. Ma ha scritto anche a Poste Italiane. "Contrariamente a quanto si possa pensare, mi hanno risposto. Ho scritto all’amministratore delegato e ai vertici di Poste. Mi ha chiamato un responsabile e mi è stato detto che l’ufficio postale di Tavarnelle riaprirà a breve. Mi hanno indicato come data il 15 ottobre. Speriamo che almeno stavolta rispettino i tempi visto che siamo a quasi due settimane dall’altra scadenza. L’ufficio postale di Tavarnelle è chiuso oramai da ben 3 mesi e mezzo". Anche per quanto riguarda il Postamat "occorrerà aspettare che arrivi quello nuovo per sostituirlo ma in questo casdo non mi sono stati indicato i tempi".
Anche il sindaco di Barberino Tavarnelle sposa la causa dei cittadini. "Poste si è mostrata sostanzialmente sorda alle nostre istanze reiterate nel tempo", dichiara David Baroncelli. "Abbiamo chiesto in più occasioni e ormai da mesi interventi concreti finalizzati all’ampliamento dell’apertura degli uffici di Sambuca e Barberino ad esempio. Ma l’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata la considerazione di un servizio che a giudizio di Poste è soddisfacente: posizione che non condividiamo". Ecco che "per questa ragione – conclude il sindaco - confidiamo che il ritardo sulla riapertura dell’ufficio di Tavarnelle non sia l’ennesima data non rispettata. E ribadiamo la nostra forte preoccupazione".
Andrea Settefonti