Nel 1523 il flagello della peste si abbattè nuovamente su Firenze. E chi poteva fuggiva dalla città. Ce lo racconta anche Giorgio Vasari nelle sue “Vite“, ripercorrendo la biografia di Jacopo Pontormo e ricordando la fuga dell’artista da Firenze verso la Certosa del Galluzzo, accompagnato dal Bronzino, allora suo giovanissimo allievo.
In occasione del quinto centenario di quella terribile epidemia, la Comunità di San Leolino, su proposta di Antonio Natali (già Direttore della Galleria degli Uffizi) ha chiesto alla Compagnia Lombardi-Tiezzi di riportare nuovamente in scena “Felicità turbate“, il testo che Mario Luzi scrisse su richiesta di Federico Tiezzi sulla figura del grande pittore “della maniera moderna” Jacopo Pontormo.
Il testo esordì al Maggio Musicale Fiorentino del 1995, costituendo un tassello importante della lunga collaborazione tra il poeta e il regista della Compagnia Lombardi-Tiezzi.
Lo spettacolo torna domani sera alle 21 nella sala grande della Pinacoteca della Certosa del Galluzzo, proprio laddove “i fatti” si svolsero 500 anni fa.
Con la produzione della Compagnia Lombardi-Tiezzi, “Felicità turbate“ di Luzi sarà un concerto per sette voci a cura di Federico Tiezzi, con Sandro Lombardi insieme a Valentina Corrao, Francesca Della Monica, Valentina Elia, Annibale Pavone, David Riondino, Debora Zuin, accompagnati dal quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica Florentia. Tra l’altro, ’Felicità turbate’fu per Tiezzi l’occasione di coinvolgere anche il compositore Giacomo Manzoni, cui fu affidata la scrittura di una serie di brani per quartetto d’archi.
"A cinque secoli di distanza s’è voluto serbare memoria della peste del 1523 e degli affreschi con la Passione dipinti dal Pontormo alla Certosa dureante il soggiorno forzato - spiega Antonio Natali, membro del comitato scientifico della Certosa -. M’è parso che riportare in scena ’Felicità turbate’ di Luzi tornasse opportuno per far rivivere lo spirito inquieto di Jacopo e insieme il clima di quei tempi tormentati".
Confidò Mario Luzi: "Avventurarsi in quella voragine, questo prese a eccitare la mia immaginazione. Ritrovare lungo quella vaghezza di tracce e di segni il profilo di un artista e la sostanza di una vita mi sembrò la posta di una scommessa assai fascinosa".
Lo spettacolo è realizzato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato. Ingresso libero fino a esaurimento posti.