Marco
Vichi
Anni fa il comune affittò il Ponte Vecchio a un privato (per quello che vorrei dire, non è importante sapere chi era, né chi era sindaco), e scoppiò la polemica. Personalmente
non ho nulla in contrario,
mi va bene che venga affittato il Ponte Vecchio, piazza Santa Croce e anche la cupola di Filippo… ma ho i miei sine qua non. Affittare una stanza
in casa propria si fa per arrotondare il bilancio familiare, giusto? Se il Comune ha questa esigenza, ben venga. Non regala mica il Ponte Vecchio, lo affitta a caro
prezzo e i soldi vanno nelle casse “pubbliche”. Una piccola privazione per i cittadini,
a fronte di opere pubbliche.
Si fa la stessa cosa quando
si chiude una strada per
girare un film, e nessuno
si scandalizza. Forse è il concetto che disturba?
Non so, le polemiche possono essere anche solo un pretesto, uno “strumento politico”
per attaccare l’amministrazione pubblica, magari da parte
di chi vorrebbe prenderne
il posto. Ma in effetti in questa faccenda, a mio avviso, una cosa manca: la comunicazione chiara e limpida. Forse varrebbe la pena di fare
un sito dedicato alla questione “affitto spazi urbani”, semplice semplice, piacevole da consultare (e anche da pubblicizzare con forza),
dove vengono annotate
entrate e uscite relative a questo specifico aspetto. Ponte Vecchio, affittato il tal giorno al tal dei tali, a centomila euro. Con questi soldi, il Comune ha fatto
o farà questo e quello.
In tal modo, chi ha “sofferto”
di non poter usufruire per qualche ora di un certo spazio urbano, saprà con precisione quali vantaggi derivano
e deriveranno da quel suo “sacrificio”. In mancanza
di questa chiarezza, le polemiche hanno vita più facile. Se poi qualcuno dicesse che questa trasparenza esiste già, mi dica dove posso trovare questi dati, perché li ho cercati ma non li ho trovati.