Il ponte all'Indiano si allaccia allo svincolo A1. Fra tre anni addio caos in zona nord

A fine 2022 l’avvio dei lavori per collegare il ponte all’autostrada ponendo fine ai quotidiani ingorghi di Novoli

Rampe incompiute del viadotto dell'Indiano (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Rampe incompiute del viadotto dell'Indiano (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 29 gennaio 2022 - Il ponte all’Indiano è stato inaugurato alla fine degli anni ’70 e da allora aspetta di essere collegato allo svincolo Firenze nord dell’autostrada A1, quello che finora non era mai stato nemmeno progettato, figuriamoci costruito. A luglio 2019 società autostrade ha finalmente consegnato al Mit, il ministero per le infrastrutture il progetto esecutivo, nel frattempo però si è messo di mezzo il contenzioso fra lo Stato e Autostrade dopo il crollo del Ponte Morandi. Da quel drammatico evento, infatti, il ministero non ha più approvato progetti alla società Autostrade. La situazione però si sta risolvendo dopo l’ingresso di Cassa depositi e prestiti in Autostrade.

Entro la fine del 2022 quindi i lavori potranno finalmente partire e, dopo 28-30 mesi di cantieri Firenze dovrebbe finalmente avere il suo svincolo. In realtà nei programmi di società Autostrade ci sono lavori per 500 milioni di euro: non solo per lo svincolo, anche per la terza corsia della Firenze-Mare (l’A11) fino a Pistoia. Nel 2025 fiorentini e pendolari potranno quindi dimenticare le lunghe code per entrare in città dalla porta nord. A realizzare i lavori dovrebbe essere la Pavimental, la società di costruzioni di Autostrade. Un modo per accelerare le procedure.

Lo svincolo è un complesso sistema di rampe e nuove strade. Il progetto ha il valore di 30 milioni di euro già finanziati. La prima caratteristica sarà proprio il completamento del viadotto dell’Indiano. In direzione Firenze resterà l’attuale rampa di discesa che servirà per prendere direttamente l’autostrada, mentre il viadotto continuerà in sopraelevata e si innesterà direttamente in viale degli Astronauti puntando verso viale Guidoni. In direzione Scandicci, invece, l’attuale rampa di salita resterà, ma sarà costruita un’altra rampa che da viale Luder (prima del benzinaio) salirà direttamente sul viadotto. Dall’Indiano quindi sarà possibile prendere direttamente l’A11 senza incrociare il traffico autostradale in ingresso città. Il Ponte all’Indiano si allungherà di 150 metri sopraelevati, più altrettanti di rampe.

Ma la grande novità è anche la definitiva scomparsa dell’attuale semaforo all’ingresso dell’A11. Per entrare ed uscire dall’aeroporto sono già partiti i lavori per la bretella che da viale Luder (subito prima del benzinaio) scorrerà parallela alla linea 2 della tramvia. Al momento un paio di contenziosi con le imprese che si sono aggiudicati i lavori hanno rallentato i cantieri, ma il 2022 dovrebbe essere l’anno giusto. Entro dicembre la bretella ci sarà.

Non è l’unica novità: lungo il viale Guidoni, all’altezza della fermata della tramvia in sotterranea Firenze Parcheggi costruirà oltre duemila parcheggi e Ferrovie si è impegnata a realizzare in tempi brevi una fermata sulla linea da Pisa/Livorno/Empoli per raggiungere l’aeroporto (evitando quindi di dover arrivare fino a Santa Maria Novella per poi tornare indietro). La fermata ferroviaria sarà collegata con quella della tramvia attraverso un sovrappasso aereo.

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