Più ciclabili, bus elettrici e zone 30. Al via la rivoluzione della viabilità

Approvato il piano urbano della mobilità sostenibile. L’obiettivo è creare una città più vivibile e moderna

Una città più ciclabile, collegata con bus elettrici, e disseminata di zone 30. E’ il quadro del Pums, il piano per la mobilità sostenibile approvato dalla giunta. Le principali novità riguardano la mobilità ciclopedonale in previsione, 40 chilometri di piste ciclabili in più che porteranno a 60 km l’estensione totale delle piste per le biciclette. Completano il quadro due ‘highway’ sempre ciclabili di collegamento nord sud (San Giusto – Vingone) ed est ovest, Scandicci Centro – Badia a Settimo, che si intersecano tra di loro. Sulle piste, sono previste ciclostazioni per sosta, ricarica e officine di riparazione delle biciclette. Sul fronte del trasporto pubblico, i bus saranno riorganizzati in cinque linee totali: ogni linea avrà corse ogni venticinque minuti per direzione. Sul territorio ci saranno bus elettrici, e le corse avranno interscambi reciproci ed è prevista anche l’adduzione alla tramvia. "Il Pums – ha detto l’assessore alla Mobilità Yuna Kashi Zadeh – rappresenta una visione innovativa. Mira a ridurre l’impatto ambientale, migliorare la qualità dell’aria, promuovere uno stile di vita attivo e sano, rendendo la città un luogo più vivibile, sostenibile e all’avanguardia. Un piano ambizioso che è il risultato di un processo partecipativo che ha coinvolto i cittadini. Adesso la nostra comunità deve partecipare attivamente all’attuazione del piano. La transizione verso una mobilità sostenibile è un impegno condiviso, e insieme possiamo costruire un futuro più verde". Altro elemento essenziale del Pums, è la nascita di zone 30 in tutto il territorio, sia nei quartieri cuscinetto con Firenze come San Giusto e le Bagnese, sia nella piana che nel centro. Un altro aspetto del Pums è quello dell’accessibilità universale che dovrà trovare il suocompimento nella redazione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. L’accessibilità universale viene ricercata in una prospettiva multimodale che abbraccia anche quelli su trasporto collettivo con un programma di sistematico adeguamento bus e dei percorsi di accesso alle fermate e alle stazioni, e quelli intermodali che comportano l’uso dell’auto privata. Col piano pubblicato, l’iter fissa un periodo di tempo per presentare le osservazioni, da lunedì al prossimo 17 gennaio, dopodiché l’atto insieme al piano generale del traffico urbano passerà in consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

Fabrizio Morviducci