Piste ciclabili, la rete ora punta verso Firenze

Conclusi i lavori tra Badia a Settimo e Casellina, l’obiettivo principale è l’ampliamento dei collegamenti con il capoluogo

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Città ciclabile, lavori in corso. L’amministrazione comunale sta lavorando alla crescita della rete delle piste in tutta la città. Conclusi i lavori della pista di collegamento tra Badia a Settimo e Casellina, si punta a Firenze. L’obiettivo è quello di potenziare i collegamenti ciclabili, in modo da garantire spostamenti in sicurezza per chi usa la bici tutti i giorni sull’asse col capoluogo. "Il collegamento – ha detto il vicesindaco, Andrea Giorgi – passerà lungo il viale Moro accanto all’attuale area incolta dove la previsione urbanistica è quella di realizzare alloggi, spazi direzionali e una nuova riqualificazione dell’area".

In questo modo sarà possibile riagganciarsi alla pista tracciata da Firenze che corre lungo il viale Nenni verso via Foggini e poi il viale Talenti. Il tracciato Badia – Centro Rogers, con passaggio lungo via La Comune di Parigi funziona e non poco, rifornito anche dalla passerella di Badia a Settimo che porta ciclisti su e giù dalla piana attraverso le signe e Scandicci. In più c’è in ballo il progetto della ciclovia del sole, l’autostrada ciclabile da Verona a Firenze. Si tratta di uno dei tre itinerari della rete europea per un turismo sostenibile da Nord a Sud, e ha approvato gli elaborati relativi alla pista che dal Girone arriva fino a Lastra a Signa in Riva sinistra d’Arno. L’investimento scandiccese è da mezzo milione, il tracciato approvato riguarda le varianti di Borgo ai Fossi, via VIII marzo e via I maggio che ‘pesano’ sul totale per circa 100mila euro. Sempre sul versante cittadino il Pnrr porta a San Giusto soldi per collegare un collegamento ciclabile. In questo caso sarebbe possibile sfruttare gli spazi lungo via Allende, e passare da San Giusto verso Ponte a Greve. Resta in piedi anche l’ipotesi di prospettiva: creare anche un altro collegamento in zona piazza Matteotti sempre direzione Firenze. Passata la Greve questa pista potrebbe allacciarsi a quelle fiorentine che saranno costruite con il progetto di recupero della ex caserma Gonzaga.

Un paio d’anni fa il comune aveva stretto un accordo con l’associazione Firenze Ciclabile per avere punti di riferimento e suggerimenti su cosa serve per mettere in sicurezza le piste. Con alcuni punti irrinunciabili: curare le intersezioni che rappresentano uno dei punti più critici per i ciclisti, e richiedono perciò particolare cura e interventi; tenere alta la visibilità che è uno dei fattori di maggior rilievo, sia per la sicurezza concreta che per la sua percezione; garantire l’accessibilità delle piste ciclabili, spesso trascurata. Vedremo se quelle buone pratiche saranno utilizzate anche per la nuova rete da percorrere su due ruote.

Fabrizio Morviducci

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