FIRENZE
"Mi piace l’idea che sia il cavallo dell’iconografia classica. E’ divertente il fatto che una bambina vera sia su un peluche così grande, che si muova e partecipi alla scena. Mi piace Pippi Calzelunghe perché è una bambina che vuole responsabilità. Mi sembra che questo sia il periodo della irresponsabilità, della paura di prendere impegni. Mi piace che il messaggio di Pippi sia di proporsi e avere responsabilità".
Gigi Proietti ci ha lasciato molte cose. E anche il musical Pippi Calzelunghe nasce da una sua intuizione e dal desiderio di regalare al pubblico un’edizione “dal vivo” di una delle eroine più amate di tutti i tempi.
Lo spettacolo arriva al teatro Verdi da stasera (alle 21) a domenica (16.45). Nata dalla penna di Astrid Lindgren, la celebre favola si trasforma in un musical grazie alla versione italiana di Sagitta Alter e Carlotta Proietti e alla regia di Fabrizio Angelini.
Un cast di tredici attori, ballerini, acrobati e cantanti interpreta i personaggi dello spettacolo: Pippi, Tommy, Annika, Kling, Klang, Ciccio, Scasso, Marianne, Sig.na Taccola, Sig.ra Facalacca, Capitano Calzelunghe, il circo, i pirati...e non mancano Zietto e il sig. Nilssoncia. Si ritrovano le inconfondibili treccine rosse di Pippi, le lentiggini e i coloratissimi look che hanno fatto sognare intere generazioni.
Non mancheranno in scena i suoi fedeli compagni di viaggio: l’adorabile cavallo a pois chiamato Zietto e Nilsson una stravagante scimmietta.
Ribelle, anticonformista e allergica alle regole, Pippi regalerà una lezione che suona più o meno così: l’indipendenza, il potere di sognare ad occhi aperti, la capacità di dare al denaro un’importanza relativa e il valore dell’amicizia rendono bella la vita, assai più dei vestiti eleganti e del galateo da salotto.
Uno spettacolo con acrobazie, colpi di scena, tanta musica. I costumi accuratissimi e raffinati e l’elegante allestimento sono firmati da Susanna Proietti.
"Ma Pippi Calzelunghe il musical è anche qualcosa di più - spiegano gli organizzatori –: è il sentimento delicato che vi porterete nel cuore alla fine dello spettacolo: quella tenerezza che in fondo non è l’unica arma veramente potente per vivere felici?".
O.Mu.