
’Pierino e il lupo’ da sold out. Maggio formato famiglia
Chi di noi non ha imparato, da bambino, a identificare nel timbro rauco del fagotto la voce di un nonno brontolone ma previdente? E in un moltiplicarsi grave di corni quella del lupo cattivo, che sovrasta il cinguettio del flauto, il miagolio del clarinetto e lo starnazzare dell’oboe? Dopo il caloroso successo dei primi tre appuntamenti, torna in Sala Zubin Mehta "C’è Musica&Musica", il ciclo dedicato ai più giovani e alle famiglie, che questa volta presenta "Pierino e il lupo" di Sergej Prokof’ev, una delle più amate e conosciute opere di formazione dell’ultimo secolo. Tutto esaurito per la recita di domenica alle 11, quando sul podio della Sala Mehta, alla guida dell’Orchestra del Maggio, salirà il giovane maestro Matteo Parmeggiani, mentre i panni del narratore saranno indossati da uno dei più famosi e applauditi baritoni italiani degli ultimi anni, Alfonso Antoniozzi. Ed esaurita è anche la replica straordinaria del 5 novembre. L’opera, composta da Prokof’ev nel 1936 dopo l’incontro con Natalja Sats, la direttrice del Teatro Centrale per l’Infanzia di Mosca, racconta la storia di Pierino che sogna di diventare un grande cacciatore e, disobbedendo al nonno, si avventura nella foresta per catturare un temibile lupo che si aggira nei dintorni del loro villaggio. Alle avventure dell’aspirante cacciatore si uniranno tre singolari amici: un uccellino, un’anatra pigra e un gatto.
"Il clima di festa e di soddisfazione che si respira durante questi concerti della domenica mattina affollati da una quantità incredibile di bambini con i loro genitori, i loro nonni, i loro compagni di giochi, ci infonde tanta energia e tanta fiducia nel futuro del Teatro del Maggio" afferma il Commissario straordinario Onofrio Cutaia. Grandissima è stata la risposta da parte del pubblico, ma per Pierino e il lupo il Teatro ha fatto il pienone. "Annunciare una replica straordinaria di un concerto è sempre motivo di grandissima soddisfazione – aggiunge Cutaia - Questa volta lo è ancora di più, perché sancisce il successo di un nuovo progetto di divulgazione nel quale crediamo molto, pensato e realizzato per offrire la possibilità a tutti, grandi e piccini, di conoscere il Teatro del Maggio, i suoi complessi artistici, alcuni giovani direttori di talento e di scoprire il magico mondo dei suoni attraverso dei grandi capolavori raccontati da attori poliedrici".
Chiara Caselli