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Piazza Kennedy e via Roma Vingone, i nodi da sciogliere

Lo spiazzo risale agli anni Settanta e fu costruito senza previsione urbanistica. Lo sfondamento verso via Masaccio sarebbe un toccasana per il traffico.

V come Vingone, ma anche come Viabilità. E’ questo il problema fondamentale del quartiere, dove l’amministrazione sta portando avanti una serie di interventi di riqualificazione della rete viaria locale.

Il nodo più importante, che il vicesindaco Giorgi sta cercando di sciogliere da tempo, è quello di piazza Kennedy. Uno spiazzo che risale agli anni ’70 realizzato senza un’idea urbanistica. Da tempo in quest’area i cittadini chiedono di migliorare la sicurezza per chi attraversa la strada, e di incanalare meglio il traffico da via Roma verso via di Vingone che porta a Giogoli o al Galluzzo dalla Volterrana. C’è un progetto che prevede la creazione di una variante alla via Roma, così da far rallentare le auto e immettere in una specie di rotatoria all’interno del piazzale. E’ stato presentato ai residenti, si aspetta la fattibilità per procedere coi lavori.

Il secondo intervento irrinunciabile, questo pronto a essere cantierato, è lo sfondamento tra via Roma e via Masaccio. Dove c’era la vecchia parrocchia prefabbricata di Vingone, ora demolita, sarà costruita una strada di collegamento che, seguendo la direttice zona industiale pemetterà agli automobilisti che arrivano dalla collina di arrivare direttamente al casello dell’A1 senza attraversare la città . Un passo in avanti per il traffico, e soprattutto per i polmoni di chi vive nel centro ottocentesco di Scandicci. Cosa resta da fare: la riqualificazione della parte del quartiere figlia del boom economico degli anni ’70. Troppo cemento, troppe strade strette, poco arredo urbano. Su questo pare piuttosto difficile poter intervenire, vista la stratificazione delle strutture e l’alta densità abitativa di quelle vie.

Fabrizio Morviducci