Piano per Costa San Giorgio, senza funicolare

Nella convenzione firmata con il privato 2,2 milioni di euro per l’apertura ai fiorentini del giardino e degli orti della ex caserma

L’ingresso dell’ex Caserma Vittorio Veneto in Costa San Giorgio

L’ingresso dell’ex Caserma Vittorio Veneto in Costa San Giorgio

Una nuova terrazza-giardino verde panoramica a Costa San Giorgio con accesso diretto da vicolo della Cava. I fiorentini l’avranno a disposizione grazie alla convenzione con il privato che ha acquistato dal Demanio l’ex caserma Vittorio Veneto. Saranno accessibili anche i giardini e gli orti del complesso, oltre alle attività già aperte al pubblico previste nella parte nord-ovest del complesso, così come palestra e centro benessere, che dovranno prevedere un accesso agevolato per gli abitanti del quartiere 1, e il teatro all’aperto che diventerà invece un nuovo spazio dell’Estate fiorentina con una programmazione culturale promossa in collaborazione con l’amministrazione comunale. Nel complesso ci sarà anche uno spazio gratuito a rotazione per gli artigiani fiorentini all’interno del più ampio progetto che sarà la Casa delle Eccellenze. Non solo il complesso potrà ospitare anche parte delle esposizioni culturali in mostra al Forte Belvedere per ampliare i collegamenti tra la città e l’ex caserma. L’auditorium sarà gratuitamente a disposizione di iniziative del quartiere 1, una volta al mese, a favore di associazioni e di chi ne faccia richiesta. Ecco le prescrizioni aggiuntive per il privato inserite nella convenzione che è stata allegata al progetto approvato dalla giunta contestualmente alla variante al Regolamento urbanistico su proposta dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re.

Per gli oneri di urbanizzazione dal privato arriveranno 2,2 milioni di euro per interventi di riqualificazione della zona. Accantonata anche la funicolare che avrebbe potuto collegare Boboli e Forte Belvedere. Il privato, infatti, non ha dato seguito alle verifiche che erano state richieste dall’amministrazione comunale. E c’è la richiesta da parte del Comune di maggiori approfondimenti sulla mobilità per rendere più funzionale ed efficiente il sistema di circolazione e sosta nella zona.

"Si chiude – ha detto il sindaco Nardella – una variante complessa e discussa, che ha l’obiettivo di recuperare un luogo abbandonato e fino ad ora inaccessibile. Invito a guardare a questa operazione in un quadro più ampio di trasformazione delle caserme in città: stiamo recuperando gli edifici di proprietà comunale pensando alla casa e al modello Murate. La collaborazione tra pubblico e privato va comunque a vantaggio dell’intera comunità, con la creazione di nuovi posti di lavoro. Investimenti importanti come quelli alla Manifattura Tabacchi e alla ex Caserma Cavalli stanno scrivendo la Firenze contemporanea e del futuro".

"Un luogo – ha detto l’assessore Del Re – che dopo la dismissione da parte del demanio sta oggi cadendo a pezzi: per volontà del demanio l’immobile è stato alienato ormai oltre sette anni fa a un soggetto privato che ora può procedere con il recupero seguito e sollecitato dalla locale Soprintendenza prima che le parti vincolate vadano in malora. Abbiamo lavorato però in questi mesi per far sì che anche i cittadini possano beneficiare di questo luogo che una volta recuperato si aprirà alla città grazie a una serie di usi stabiliti dalla convenzione. Così come abbiamo voluto destinare interamente gli oneri ai luoghi più vissuti da cittadini e residenti del Quartiere 1.

Pa.Fi.

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