Pergola, obiettivo salvezza. Al via il piano spending review

Il CdA della Fondazione oggi dovrà decidere se chiedere la cassa integrazione per dipendenti e stagionali. Per i sette soci occorre tagliare costi fissi e personale. Anche i compensi dei consulenti saranno rivisti. . .

Pergola, obiettivo salvezza. Al via il piano spending review
Pergola, obiettivo salvezza. Al via il piano spending review

di Antonio Passanese

FIRENZE

Sono due le questioni che oggi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro della Toscana – della quale fanno parte Pergola, Rifredi, Era di Pontedera, la scuola per attori in Oltrarno diretta da Pierfrancesco Favino e la scuola di recitazione Orazio Costa – dovrà affrontare. La prima riguarda le perdite registrate nel 2023, pari a 1,5 milioni di euro, la seconda è il debito accumulato con le banche che ammonta a 5 milioni di euro. Alcuni soci sono convinti che, adesso, occorra lavorare sui costi fissi e i tagli, anche al personale.

Il problema vero riguarda invece la decisione dei soci di tagliare i fondi di almeno il 15%, e questo lo si potrà fare solo facendo ricorso alla cassa integrazione (ovvero il Fus, Fondo di integrazione salariale) per i 52 contratti a tempo indeterminato e per i 30 stagionali nel caso, il lavoro di fino per contenere i costi di tutte le attività non dovesse bastare. Il piano per mantenere integra la Fondazione sarà dunque discusso oggi, nel primo pomeriggio, dopodiché si assumeranno tutte le decisioni per manetere in piedi le sei strutture che compongono il teatro della Toscana. Solo durante l’assemblea si capirà se i sette soci (Regione Toscana, ministero della Cultura, Comune di Firenze, Città metropolitana, Fondazione Cr Firenze, Comune di Pontedera e Fondazione Peccioli Per) siano disponibili a una nuova iniziezione di liquidi o se, di contro decideranno – come sembra – di bloccare l’erogazione di altro denaro. In quest’ultimo caso una ’spendig review’ sarà inevitabile e andrà a colpire sia la programmazione per il 2024 che tutto il personale, nessuno escluso. A partire dai consulenti.

L’altro vulnus che si troverà ad affrontare il Cda presieduto dall’ex assessore alla Cultura di Firenze Tommaso Sacchi, ora nella giunta di Beppe Sala a Milano, riguarderà il piano triennale del ministero della Cultura che, oltre ad aver tagliato di oltre un milione i contributi impone una serie di limitazioni e di contenimento della spesa a cui il direttore Marco Giorgetti dovrà fare riferimento. Sta di fatto che per il 2024 mancano all’appello circa 2 milioni di euro "ma tagliare non basta – il ragionamento che serpeggia all’assemblea dei soci – perché la Fondazione è una struttura onerosa. Un esempio? Ci sono sei spazi da mantenere, gli altri teatri nazionali ne hanno al massimo tre, come ad esempio il Teatro Stabile di Torino, quello dell’Emilia Romagna e quello di Genova. E quindi alla Fondazione Teatro della Toscana tocca lavorare con un budget di 7,5 milioni di euro mentre gli altri invece possono beneficiare di 9,5 milioni di euro. Quello che allo stato attuale appare invece certo è che la Pergola dovrà rinunciare a circa 1,3 milioni di euro, Rifredi a 400mila euro così come il teatro Era. Le scuole dirette da Favino vedranno i fondi dimezzati: per la Costa si passerà da 160mila a 76mila euro, per quella di attori bisognerà dovrà rinunciare a quasi 200mila euro.

L’affaire è approdato anche in Consiglio comunale (Palazzo Vecchio è il secondo finanziatore in termini di elargizioni, ndr) con le consigliere di Iv Mimma Dardano e Barbara Felleca che hanno chiesto all’amministrazione Nardella di "fare chiarezza sulla situazione attuale e sul contenimento dei costi". L’assessora Benedetta Albanese (che ha risposto per conto della vice sindaca Alessia Bettini) ha risposto che "per mantenere il livello di produzione e attività della Fondazione andranno fatte importanti scelte sia dal punto di vista economico e di bilancio. Andranno prese misure necessarie per affrontare i prossimi anni".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro