Bufera su Pereira, avviso di garanzia al sovrintendente per le spese del Maggio Musicale

La Finanza si presenta a teatro con l’invito a comparire per il manager. Per la procura è peculato: ha utilizzato i soldi pubblici. L’avvocato Fenyes: "Al lavoro per chiarire ogni aspetto della vicenda"

Alexander Pereira, sovrintendente del Maggio

Alexander Pereira, sovrintendente del Maggio

Firenze, 31 gennaio 2023 - E’ dalla primavera scorsa, quando scoppiò lo scandalo degli scontrini per cene e viaggi con gli artisti, che la guardia di finanza faceva il solco al teatro del Maggio, per chiedere fatture e documentazione dei soldi spesi dal sovrintendente Alexander Pereira. Ma venerdì, invece che prendere, le fiamme gialle hanno portato qualcosa: un avviso di garanzia con l’invito a comparire per lo stesso sovrintendente, notificato in seguito all’inchiesta aperta dalla procura fiorentina.

L’ipotesi di reato è peculato e Pereira, difeso dall’avvocato Sigfrido Fenyes dovrà presentarsi il prossimo 9 febbraio. "Ci mettiamo subito al lavoro per chiarire ogni aspetto della vicenda", spiega il legale. Ieri, in occasione del Consiglio d’indirizzo della Fondazione del Maggio, Pereira ha reso noto il provvedimento, ribadendo che, sia i taxi, il volo in elicottero che i ricchi menù serviti a casa propria con cantanti lirici di primordine, erano spese assolutamente legittime sostenute nell’ambito dell’attività del teatro.

Ma evidentemente la questione deve ancora essere chiarita, specialmente nel momento in cui le finanze del teatro sono sempre più rosse e l’orlo del baratro del commissariamento sempre più vicino. All’inizio della riunione, il sovrintendente ha così informato il consiglio direttivo: "Comunico di aver ricevuto un’informazione di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Firenze - ha detto – con la quale mi viene resa nota l’esistenza di un’indagine a mio carico. Si tratta, in buona sostanza, dei fatti già ampiamente riportati dai mezzi di informazione in questi ultimi tempi. Ribadirò e chiarirò all’Autorità giudiziaria quanto ho sempre sostenuto in ogni sede, compresa la Commissione di Controllo del Comune di Firenze e il Collegio dei Revisori della Fondazione, e cioè che si tratta di spese tutte collegate e necessarie all’esercizio del mio mandato di Sovrintendente e Direttore artistico del Maggio Musicale Fiorentino".

Tra queste anche quelle giudicate più singolari e dispendiose. Come il conto da 5.550 franchi svizzeri per l’elicottero noleggiato da Zurigo a Gstaad il 6 febbraio dell’anno scorso, più altri 5.300 euro. Rispetto al quale Pereira si giustificò: "Sono dovuto andare in elicottero per non perdere un incontro in cui i grandi imprenditori si vedono. In quell’occasione sono riuscito ad ottenere oltre 300mila euro per il Maggio. E non c’era un altro modo per spostarsi".E poi tutte quei pranzi e cene a casa del sovrintendente, con scontrini in pescheria e dal fruttivendolo da 800 euro, ai quali non ha certo servito pasta al pomodoro. Ma anche per questi Pereira ha la sua giustificazione: "Il 90% delle cene che ho organizzato a casa le ho pagate io, senza usare la carta di credito aziendale. Si tratta di 800 euro, non ho problemi a rimborsarli ma l’ho fatto per lavoro. Amo cucinare per i miei ospiti. Lo faccio per lavoro, peraltro risparmiando rispetto al ristorante. Invitare gli artisti a casa è un investimento".

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