Un concertone con la grande musica targata toscana in piazza dell’Isolotto, in una serata completamente gratuita che unisce il sound all’impegno sociale. Sul palco di ‘Alza il volume: 5 Sì per cambiare il Paese’, domenica dalle 18 ci saranno Piero Pelù, la Bandabardò, Bobo Rondelli, Peppe Voltarelli, solo per dirne alcuni. Ci sarà anche l’attrice Gaia Nanni, che interverrà insieme a Maurizio Landini, segretario regionale della Cgil, sui temi del referendum. Una serata-evento che è proprio il ‘Comitato Firenze 5 Sì’ a organizzare per sensibilizzare al voto dell’8 e del 9 giugno su lavoro e cittadinanza.
Una piazza popolare e popolata, quindi, con quattordici artisti (quasi) tutti provenienti dalla Toscana. Tra i nomi più importanti non manca certo Piero Pelù, che domani sera sarà in concerto al Viper con il suo ‘Ritorno del Diablo Tour’, in una data già sold out da mesi. E per questo, per chi non potrà goderselo in concerto, potrà comunque vederlo domenica in piazza. Poi, la Bandabardò, che scalderà il pubblico con il suo ritmo folk rock e Bobo Rondelli, già sul palco la scorsa settimana al Puccini con le sue Storie Assurde. Non mancano, poi, il tre volte Targa Tenco Peppe Voltarelli e Bebo Guidetti dello Stato Sociale, autore anche del libro ‘Con rabbia e con amore’ (Sem, 2025). Ci sono anche i cantautori Pierpaolo Capovilla, tra i fondatori del Teatro degli Orrori, e il pratese Marco Cocci. E poi il livornese Bimbo e il fiorentino Matteo Crea, che con il suo pop rock aprì la serata dei Green Day al Firenze Rocks del 2022. Da Pietrasanta, invece, arriva la cantautrice Giulia Mutti, classe 1993. Infine, i gruppi, dal punk rock degli Spleen agli EJent, che hanno aperto anche i concerti dei Cccp e di Galeffi, per finire con I Marilyn, che prendono il testimone dei Cubirossi. Per chi non potrà partecipare dal vivo, Novaradio trasmetterà la diretta. "Vogliamo offrire un’occasione per unire musica di qualità e partecipazione alla vita democratica – ha detto Bernardo Marasco, segretario generale Cgil Firenze -. Vogliamo alzare il volume per dire che a giugno ci sono dei referendum importantissimi e per reagire al vergognoso silenziatore messo su questi referendum. Persino illustri esponenti della maggioranza invitano a disertare le urne. Noi non staremo sul divano".
Lorenzo Ottanelli