BARBARA BERTI
Cronaca

Pd spaccato sull’aeroporto: "Farò da mediatore"

Il segretario regionale Dem, Emiliano Fossi: "Vinceremo le amministrative". Intanto il partito lancia la prima Scuola di Formazione della Toscana.

Pd spaccato sull’aeroporto: "Farò da mediatore"

Pd spaccato sull’aeroporto: "Farò da mediatore"

"Ampliamento dell’aeroporto? Il mio compito è riuscire a fare una sintesi tra le diverse posizioni del partito. Così Emiliano Fossi, segretario regionale Dem, a margine della presentazione della Scuola di formazione del Pd della Toscana e della Conferenza programmatica del partito. "È la prima scuola di formazione rivolta a iscritti e non, ragazzi che si sono avvicinati o si avvicineranno alla politica, al Pd della Toscana, per dare loro gli strumenti per poter fare politica con tutta la consapevolezza del caso" dice il segretario. La scuola, dedicata agli under 30, prevede quattro tappe in Toscana, una a Bruxelles e una finale a Roma: gli appuntamenti si svolgono nei fine settimana, ognuno dedicato a un tema specifico, per un gruppo di 50 giovani. Nell’occasione Fossi si sofferma anche su temi caldi come, appunto, l’aeroporto, le amministrative 2024 e le politiche dedicate all’immigrazione. In tutti i casi sottolinea l’unità del partito. Infatti, sull’ampliamento di Peretola dichiara: "Voglio provare a tenere insieme la posizione sia di Matteo Biffoni sia di Dario Nardella su una scelta, attraverso una discussione che faremo, sulla quale il Pd si pronuncerà, sapendo che in passato all’interno del partito regionale ci sono state posizioni diverse. Una maggioritaria, favorevole al potenziamento e una, un po’ più di minoranza, di contrarietà, alla quale mi iscrivevo anch’io quando svolgevo il ruolo di sindaco. Oggi ho un altro compito". Sul tema immigrazione, Fossi è convinto che vada superata la Bossi-Fini e portata avanti una politica dell’accoglienza diffusa: "Sul fatto che le strutture della cosiddetta permanenza temporanea si trasformino in luoghi dove vengono negati i diritti basilari siamo tutti d’accordo" dice. Per quanto riguarda le amministrative, il segretario è ottimista: "Vinceremo le comunali".

Resta, però, da capire chi sarà il candidato per Palazzo Vecchio. "Può essere uno tra i nomi già usciti, così come potrebbe essere una figura ancora non individuata" ammette ricordando che "prima vengono i programmi, i contenuti, quindi le alleanze". E precisa: "Una coalizione che vuol essere ampia il più possibile, basandosi però sulla condivisione e la sintesi". Perché, ecco il punto, "insieme con lo scotch non ci si sta". Primarie sì o no? "Insieme si scelgono le candidature più competitive, attraverso un processo di sintesi dei gruppi dirigenti, e se non è possibile, con le primarie". Primarie che, secondo Nicola Danti, europarlamentare e coordinatore toscano di Italia Viva, oggi avrebbero un peso diverso rispetto al passato. "Nel 2009 c’erano persone del calibro di Michele Ventura, Lapo Pistelli e Matteo Renzi. Ora, con tutto il rispetto, i nomi che vedo hanno una caratura diversa. E di solito, quando si fanno le primarie alla meno e non alla più, c’è il rischio che ne esca fuori un quadro interno molto logorato che non serve a vincere le elezioni".