Pd-M5S, intesa sempre più lontana. Sinistra Italiana continua a spingere. Ma Azione dice no: "Incompatibili"

Il matrimonio tra i dem e i pentastellati appeso alle decisioni romane, "però dalla Capitale tutto tace". C’è chi ci spera ancora ma non ci sarebbero i tempi tecnici per riunire la coalizione e dare il via libera.

Pd-M5S, intesa sempre più lontana. Sinistra Italiana continua a spingere. Ma Azione dice no: "Incompatibili"

Pd-M5S, intesa sempre più lontana. Sinistra Italiana continua a spingere. Ma Azione dice no: "Incompatibili"

Quello tra il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle è un matrimonio che “non s’ha da fare“. Perché a poche ore dalla presentazione delle liste da Roma tutto tace, e anche se il confronto tra dem e pentastellati fiorentini è continuo il via libera all’apparentamento per il primo turno non sarebbe arrivato. I conatti tra la segretaria Elly Schlein e il presidente Giuseppe Conte si sarebbero improvvisamente interrotti mandando nel panico chi credeva che l’intesa fosse dietro l’angolo. Ed anche se i colonnelli del Pd e del M5S fanno di tutto per tenere buona la base e allontanare i cattivi pensieri, appare evidente che a bloccare l’eventuale accordo ci siano "dinamiche nazionali a noi sconosciute", dicono i diretti interessati.

Senza tralasciare la parte burocratica. Per far entrare nel centrosinistra i grillini bisognerebbe riunire d’urgenza la coalizione che sostiene Sara Funaro, far votare da tutti il nuovo apparentamento, raccogliere le firme e poi cambiare i moduli da consegnare entro sabato all’Ufficio Elettorale. Insomma, per il Movimento la strada sarebbe tutta in salita, soprattutto se si considera che Azione avrebbe già fatto sapere di non essere disponibile ad accettare i pentastellati nella coalizione. "Per noi e il nostro elettorato sarebbe un problema enorme avere il M5s in coalizione - dichiara all’Ansa Milena Brath, segretaria metropolitana del partito di Calenda a Firenze -. Noi siamo contrari al modo irresponsabile di fare politica e per noi i 5 Stelle rappresentano questo. Non vogliamo compiacere l’elettorato, vogliamo fare scelte responsabili che guardino al futuro. Probabilmente saranno anche scelte difficili e non saranno immediatamente comprensibili. Ma dovremo dare alle persone gli strumenti per comprendere tali scelte, magari con percorsi partecipati, in modo che non sembrino calate dall’alto".

E proprio Azione, sabato alle 11, presenterà la lista dei suoi candidati al Consiglio comunale alla presenza di Funaro e del vice segretario Ettore Rosato. Chi invece ieri ha reso noti i nomi che correranno per una poltrona in Palazzo Vecchio è stata Sinistra Italiana che per conquistare Palazzo Vecchio si affida a 19 donne e 17 uomini. Capilista per il consiglio comunale sono Vincenzo Pizzolo, segretario cittadino di Sì e consigliere del Q5 uscente, Caterina Arciprete, co-portavoce di Ecolò Firenze, ed Egidio Raimondi, co-portavoce metropolitano di Europa Verde.

Giustizia sociale e giustizia climatica sono il cuore delle proposte e dell’impegno che AVS ed Ecolò intendono portare all’interno della coalizione di centrosinistra che si candida a governare Firenze per i prossimi cinque anni.

"Rappresentiamo tre forze politiche che nella scorsa consiliatura si sono collocate all’opposizione, ma abbiamo riconosciuto nella candidata sindaca un’autentica spinta a realizzare un programma ‘plurale’ che guarda nella direzione giusta", spiega Pizzolo.

A.P.

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