ANTONIO PASSANESE
Cronaca

Pd-Iv-Sinistra, intesa rompicapo. Due tavoli per trovare l’accordo: "Ma il percorso è tutto in salita"

Diplomazia al lavoro per tentare di ricucire gli strappi tra dem e renziani in vista del voto. L’ex premier potrebbe chiedere poltrone di peso in giunta. La spada di Damocle degli alleati.

Pd-Iv-Sinistra, intesa rompicapo. Due tavoli per trovare l’accordo: "Ma il percorso è tutto in salita"

Pd-Iv-Sinistra, intesa rompicapo. Due tavoli per trovare l’accordo: "Ma il percorso è tutto in salita"

Prove di distensione tra Pd e Italia Viva? Dopo una serie di attacchi incrociati – iniziati con la richiesta (non condivisa) di primarie di coalizione da parte di Matteo Renzi – i rapporti tra i due partiti vivono un alternarsi di alti e bassi che però potrebbero culminare perfino con una pace anche se il lavoro ’politico’ per trovare una sintesi sembra al momento piuttosto complesso e lontano.

E le continue bordate del già Rottamatore non aiutano di certo.

Tutto dipenderà da una serie di incontri, nazionali e locali, previsti nelle prossime settimane e dalle richieste che Iv avanzerà alla coalizione. Insomma, sembra che il destino di Firenze, a livello politico ovviamente, si giochi principalmente a Roma dove Renzi avrà un vis a vis con la segretaria nazionale Elly Schlein e l’ex ministro Dario Franceschini. "La situazione è complicata – dicono un paio di colonnelli dell’ex premier – ma si avverte un cambiamento di posizioni da parte dei dem che dalla chiusura sono passati al dialogo. Schlein ha chiamato Matteo per chiedere se fosse disponibile a partecipare a un tavolo" sulla Toscana e sul capoluogo di regione. "Vediamo cosa propongono poi faremo le nostre scelte". Contestualmente, il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi si confronterà con il suo omologo di Italia Viva, l’europarlamentare Nicola Danti per provare una quadra. Anzi, pare che la coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura di Sara Funaro, stia cercando di far cadere quei veti imposti in un primo momento da Sinistra Italiana e da altri. "Lasciamo che Cecilia, Stefania e Sara se la vedano e discutano tra loro", ha detto il senatore ieri l’altro.

Ma ci sarà da lavorare. Nel caso si riesca a raggiungere un accordo, a quel punto i renziani sarebbero disponibili ad annullare le primarie indette per il 3 marzo e alle quali, per adesso, parteciperebbero Stefania Saccardi, altri due nomi di Campo Progressista e (forse) Cecilia Del Re, che sta ancora facendo le sue valutazioni. Certo è che Matteo Renzi, abituato a sparigliare le carte con i suoi continui colpi di teatro, potrebbe imporre – forte di un sondaggio che darebbe Iv, in città, tra il 10 e il 15% – un paio di nomi di fiducia da inserire nella futura giunta fiorentina. E uno di questi potrebbe assumere l’incarico di vice sindaco (Casini? Toccafondi?).

Gli sherpa sono al lavoro, ed entro poche settimane non è escluso che si possa riuscire a chiudere anche su un programma unitario che però, avvertono da Italia Viva, "dovrà contenere un sì fermo all’ampliamento dell’aeroporto Vespucci e alla quotazione in Borsa della multiutility" (due aspetti questi che sono però fumo negli occhi per Sinistra Italiana, Verdi e Volt attualmente in coalzione con Funaro ndr). Se però le cose dovessero andare diversamente e l’accordo dovesse saltare, Renzi è pronto a correre da solo e senza ascoltare le sirene della destra che da tempo lo corteggiano.