Pd-Iv, lavori in corso. La trattativa a Bonifazi. Stop di Sinistra Italiana: "Subito intesa con M5S"

La candidata renziana Saccardi non verrà estromessa dalla giunta regionale. Del Re propone di ricompattare il centrosinistra per il ballottaggio. I dem insorgono.

Pd-Iv, lavori in corso. La trattativa a Bonifazi. Stop di Sinistra Italiana: "Subito intesa con M5S"

Pd-Iv, lavori in corso. La trattativa a Bonifazi. Stop di Sinistra Italiana: "Subito intesa con M5S"

di Antonio Passanese

Chi pensava che tra il Partito democratico e Italia Viva i rapporti fossero definitivamente compromessi, chiusi e a un punto di non ritorno, forse dovrà ricredersi. Perché nonostante le continue schermaglie, gli attacchi (da parte di entrambi) e gli addii, sia a livello romano che fiorentino sembra che il confronto non si sia mai interrotto. A cercare di ricucire lo strappo – partendo da un’intesa sul Piano operativo che oggi verrà licenziato dal Consiglio comunale (la maggioranza avrebbe già accolto due emendamenti presentati dalle consigliere Felleca e Dardano) – ci starebbe pensando il numero due dei renziani, il senatore Francesco Bonifazi (nella foto): "Uno spazio di dialogo ancora c’è", dice a denti stretti un dirigente di Iv, aggiungendo che "la trattativa sarebbe ripartita dopo che i dem hanno avuto in mano il sondaggio commissionato a fine febbraio: quei numeri risicati preoccupano, e non poco, l’entourage di Sara Funaro e la dirigenza".

In attesa di capire se l’accordo con il coordinamento di centrosinistra andrà in porto, l’inner circle di Stefania Saccardi avrebbe deciso di temporeggiare ancora una settimana prima di dare il via alla campagna elettorale di Iv, che la candidata sindaco farà da vice presidente della giunta regionale. Il governatore Eugenio Giani, infatti, avrebbe scelto di non estrometterla dall’esecutivo per non creare un precedente che potrebbe compromettere la sua rielezione a Palazzo Strozzi Sacrati il prossimo anno. Con Saccardi fuori dalla giunta, infatti, Italia Viva uscirebbe immediatamente dalla maggioranza creando grossi grattacapi al Pd che avrebbe non poche difficoltà a far passare gli atti in Consiglio.

Ma a turbare il sonno dei dem ci sarebbe anche Firenze democratica che, anche se ieri, attraverso la sua leader Cecilia Del Re, ha aperto a una possibile intesa con il centrosinistra in caso di ballottaggio, viene tirata per la giacchetta sia da Tomaso Montanari che da Iv. "Fd è un movimento trasversale, al nostro interno abbiamo un’anima di sinistra e una più moderata – spiega Del Re – Non ci sottraiamo al confronto e dopo che si sarà fatta chiarezza su posizionamenti e programmi non escludiamo di poterci mettere attorno a un tavolo per trovare dei punti di condivisione. Comunque, nei prossimi giorni decideremo".

Contro l’ex assessora e il suo drappello nel Salone de’ Dugento (che oggi voterà contro il Poc), però, ieri, si è schierato tutto il Pd: "Del Re non sia ipocrita ha già scelto da che parte stare", la dichiarazione del capogruppo Nicola Armentano; "E’ una nuova giravolta", rincara la dose la consigliera Alessandra Innocenti. "Del Re parla di ricompattare il centrosinistra e vota col centrodestra. Il suo è un modo bizzarro di fare politica", chiude la dem Letizia Perini.

La ripresa della trattativa con Iv ha però creato non poche fibrillazioni nella coalizione che sostiene Funaro. Diana Kapo, segretaria provinciale di Sinistra Italiana rimarca che un accordo con i renziani è fuori da ogni grazia. "Noi, invece, vorremmo che si accelerasse l’ingresso del M5S nel coordinamento. E’ un po’ che sollecitiamo il Pd senza però avere risposte. I pentastellati rappresenterebbero una vera discontinuità col passato e darebbero una prospettiva diversa per il futuro".

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