Pasticcio e il museo dei dolci ricordi

Il pasticcere dei vip Silvano Orlandi apre una mostra nella sua casa: un migliaio di reperti fotografici alle pareti

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di Leonardo Bartoletti

Ha trasformato la sua casa, accanto al Comune di pelago, in un vero e proprio museo. Un luogo dove racchiudere oltre sessant’anni di lavoro, incontri, persone, volti ed emozioni. Silvano Orlandi, in arte “Pasticcio“, è conosciuto come "il pasticcere dei vip". Lungo l’elenco di bei nomi, eventi mondani e celebrità che ha servito in tutto questo tempo di onorata carriera. Si farebbe (probabilmente) prima a dire quali volti noti non hanno assaggiato le sue famose torte. Pochi sicuramente, anche a giudicare dalle pareti tappezzate in ogni angolo di fotografie in cui tutti, ma proprio tutti, abbracciano Pasticcio. Da Papa Wojtyla a Gina Lollobrigida, dal Principe Alberto di Monaco a Sofia Lore, Schumacher,, Pantani, Baudo, persino Fanfani, Dalla, Al Bano, Zefirelli... e via dicendo. Fate un nome, c’è. E in mezzo a questa sorta di storia d’Italia (e anche d’oltreconfine…) Pasticcio ha appeso il suo libretto di lavoro, con il primo impiego datato 1956.

Sulle pareti di casa Orlandi ci sono 52 gigantografie, più di 900 foto, e centinaia di pagine di giornali e riviste.

Insomma il ’museo Pasticcio’ offre un’esposizione permanente – peraltro lo stesso materiale è stato già oggetto di una mostra in occasione dei suoi 60 anni di attività – per ricostruire non solo la sua carriera, ma anche le trasformazioni che la società italiana ha vissuto, dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Per affondare la propria curiosità in questa originale storia iconografica, con personalità di mezzo mondo, basta suonare al campanello di casa sua: non esiste biglietto d’ingresso, trattandosi di un’idea dell’Orlandi oggi pensionato e non di museo ufficiale, ma è tutto sicuramente genuino, come gli ingredienti dei suoi dolci, e per questo piace. E poi chissà, che a fine visita non ci sia pure un assaggino.

Di certo Silvano riserva a tutti il suo vivo racconto: "Per me tutto questo che ho raccolto è un grande orgoglio – dice Silvano Orlandi –. A volte mi alzo la notte per ripercorrere i ricordi di una vita che ha dell’incredibile, ricca di grandi e numerose emozioni, una vita che mi ha regalato enorme gioia e tante soddisfazioni". Un percorso, il su, iniziato a pasticciare farina e zuccheri alla tenera età di dodici anni, e poi passato attraverso i laboratori di Ruggini, Donnini, Gambrinus, Bruzzichelli, Excelsior. E poi a Cortina, a Roma, a Torino. Per accontentare i palati più esigenti.

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