
di Sandra Nistri
Opere già terminate da tempo ma ancora inaccessibili, spesso per la presenza di transenne o comunque di recinzioni di cantiere. Accade in diverse zone del territorio sestese dove sono evidenti, in particolare, aree di parcheggio o giardini (frequentemente opere di urbanizzazione legate a opere realizzate da privati) che risultano ancora non collaudate e prese in carico dal Comune e non possono essere, dunque, utilizzate. Con buona pace di chi vorrebbe, magari, trovare un posto auto in quartieri in cui le disponibilità sono limitate. La protesta, in questi giorni, corre sui social con post che, in gruppi dedicati al territorio sestese, citano casi precisi: i posti auto pronti ad esempio, da svariati mesi, in cima a via Vannini nell’ambito della realizzazione di una serie di nuove costruzioni. C’è chi punta il dito, però, anche sui ritardi nell’apertura del giardinetto tra via Mazzini e via Garibaldi "finito da quasi due anni ed ancora transennato in quanto in fase di collaudo per la presa in carico da parte del Comune". Ancora più eclatante, probabilmente, il caso del parcheggio in via di Calenzano, davanti alla chiesa di San Giuseppe Artigiano, dove transenne e recinzioni, presenti da tempo immemorabile, rappresentano ormai quasi un elemento stabile dell’arredo urbano. Eppure, quei posti auto sarebbero una manna per la zona. Situazioni apparentemente simili per cui, però, è diverso l’iter e diverse le questioni legate al collaudo come fa sapere il Comune di Sesto. Per quanto riguarda via Vannini, ad esempio, si stanno ultimando le fasi di collaudo delle opere, "le cui tempistiche devono essere prese in considerazione non guardando tanto all’ultimazione della singola opera, ma complessivamente al maturare delle condizioni previste dalla convenzione". In ogni caso "per il parcheggio si procederà non appena possibile al collaudo parziale per renderlo utilizzabile nel minor tempo possibile". Per l’area di via Mazzini-via Garibaldi il Comune "è in attesa invece di integrazioni per la presa in carico da parte dei privati". La situazione più emblematica sembra quella di via Calenzano: attualmente l’amministrazione comunale sarebbe "in attesa di adempimenti da parte del privato e della definizione di una servitù per un sottoservizio. All’orizzonte sembra però aprirsi uno spiraglio: "Per quanto ci riguarda – assicura il Comune - siamo finalmente alle battute finali in attesa della documentazione".