Morto Portoghesi, docente e progettista di fama internazionale. Ecco chi era l’architetto

Autore di importanti edifici e complessi tra cui la Sala delle Terme del Tettuccio a Montecatini. Il cordoglio dell’Accademia delle Arti del disegno di Firenze

L'architetto Paolo Portoghesi è morto all'età di 92 anni

L'architetto Paolo Portoghesi è morto all'età di 92 anni

Firenze, 31 maggio 2023 –  Docente universitario e progettista di fama internazionale, Paolo Portoghesi è stato il principale esponente del Postmodernismo in Italia. E’ morto ieri, 30 maggio all’età di 92 anni nella sua casa di Calcata (Viterbo). La sua scomparsa ha è avvenuta pochi giorni dopo l'apertura della Biennale di Architettura – ricorda nella nota di cordoglio l’Accademia delle arti del disegno di Firenze, presieduta da Cristina Acidini – della quale ogni nuova edizione ci ricorda la prima del 1980 da lui curata insieme a Aldo Rossi e intitolata iconicamente "La Presenza del Passato".

"Il Consiglio di presidenza, il Collegio dei professori e i dipendenti tutti si uniscono al dolore della moglie e di tutta la famiglia, e con gratitudine ne ricordano l'impegno, la passione, la generosità e l'umanità”, si legge nella nota dell’Accademia.

Titoli

Accademico Emerito della Classe di Architettura, Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, Commandeur de l'Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica Francese Ordre national de la Légion d'honneur della Repubblica Francese, socio nazionale dell'Accademia dei Lincei, laureato honoris causa dalle università di Ginevra, Losanna e La Plata, membro onorario dell'American Institute of Architecture.  

Portoghesi: storico, architetto e intellettuale. Ecco chi era

Portoghesi era nato a Roma nel 1931 dove si era laureato nel 1957 continuando quindi la carriera universitaria a "La Sapienza" di cui era professore emerito. Dal 1967 al 1977 fu professore del Politecnico divenendone Preside dal 1968 al 1976. Portoghesi fu inoltre presidente della Biennale di Venezia dal 1983 al 1993. Portoghesi ha promosso in tutta la sua opera il dialogo fra tradizione e innovazione, contemperando i valori estetici con quelli sociali e confrontandosi con il genius loci. Portoghesi aveva trovato nel termine "geoarchitettura" l'indicazione di una via militante, in coerenza con la sua didattica e la sua impostazione di vita, per una responsabilità civile nell'architettura., tesa a realizzare una condizione culturale nuova e legata anche alla presenza politica degli architetti nella società.

Grande studioso del Barocco, fu pioniere negli studi su Guarino Guarini e Francesco Borromini. Nel 1964, per i 400 anni dalla morte di Michelangelo, curò con Bruno Zevi il fondamentale volume "Michelangelo architetto" e la mostra critica delle opere michelangiolesche al Palazzo delle esposizioni di Roma, con i disegni delle fortificazioni conservati a Casa Buonarroti: una mostra che segnava la riapertura dell'architettura del Novecento al ruolo creativo della memoria storica.

Architetto progettista  

Come architetto progettista, fu autore di importanti edifici e complessi tra cui si possono ricordare: Casa Baldi a Roma (1959), il Teatro Lirico di Cagliari(1965), Casa Papanice a Roma (1967), il Palazzo Reale di Ammann in Giordania (1973), la Moschea e centro culturale islamico di Roma (1976-91), la Sala delle Terme del Tettuccio a Montecatini (1987), il Teatro di Catanzaro (2002) , la Torre del Respiro a Shanghai (2005), la Moschea di Strasburgo (2012).

Pubblicazioni  

Oltre alle sue numerose pubblicazioni, fu attivo nell'editoria specializzata come direttore de il Dizionario Enciclopedico di Architettura e Urbanistica (1968) e delle riviste di architettura «Controspazio» (1969/83), «Eupalino» (1985/90), «Materia» (dal 1990) e «Abitare la Terra» (dal 2001).

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