TITTI GIULIANI FOTI
Cronaca

Opere in streaming nel ricordo di Fedora

Il Teatro del Maggio dedica un programma nel suo palinsesto per i cento anni della nascita della Barbieri, grande mezzosoprano

FIRENZE

Inziò giovanissima a studiare canto nella sua città natale, Trieste, sotto la guida di Federico Bugamelli e Luigi Toffolo. Fedora Barbieri carattere travolgente e simpatia luminosa, è stata una specie di enfant prodige del canto lirico italiano. Dopo la borsa di studio passa alla scuola del Maggio Musicale Fiorentino sotto la guida di Giulia Tess. Oggi, a cento anni dalla sua nascita, il teatro del Maggio ha voluto rendere omaggio al grande mezzosoprano nell’anno del centenario della sua nascita con le repliche degli spettacoli più apprezzati scelti dal pubblico di #noisiamoilmaggio – La nostra musica per stare insieme, il palinsesto di streaming online curato dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Una rassegna di grandi concerti, opere liriche e performance storiche dagli archivi del Teatro, disponibile gratuitamente online, in streaming sulla pagina Facebook del teatro. Ed è proprio su FB che decine di utenti hanno votato e scelto i titoli da riproporre. Fedora Barbieri era nata il 4 giugno 1920 a Trieste (ed è morta a Firenze, il 5 marzo 2003) . E’ considerata uno dei più grandi mezzosoprano di sempre. Legatissima al Maggio, oltre a studiare alla scuola del Teatro, qui debuttò nel 1940, avviando proprio da Firenze la sua carriera strepitosa che l’ha portata in tutti i più prestigiosi teatri del mondo. Il 3 novembre 2000, per il suo concerto di addio alle scene, scelse o di tornare nella “sua” città, dopo sessant’anni di attività internazionale e 109 ruoli interpretati. La rassegna dedicata a Fedora Barbieri si è aperta con " L’italiana in Algeri" di Rossini in una storica edizione registrata l’11 giugno 1960 al Teatro della Pergola. Già al culmine della maturità artistica, Barbieri interpreta una Isabella indimenticabile, in un cast di prim’ordine di cui facevano parte anche Paolo Washington, Nicola Monti, Renata Ongaro e Marcello Cortis.

Seconda opera, il "Don Carlo" di Giuseppe Verdi diretto da Zubin Mehta con la regia di Giancarlo Del Monaco. E ancora l’omaggio a Fedora Barbieri, prosegue con una pietra miliare per la storia del teatro: la "Medea" di Cherubini. Una data e un’opera storica considerata quella che consacrò Maria Callas. Che proprio in quell’occasione debuttò come Medea, il ruolo che diventerà il più iconico fra quelli della Divina.

Altra replica scelta dal pubblico del Maggio è la "Didone abbandonata" di Leonardo Vinci, in programma domani. Un titolo visto nella stagione 20162017 grazie a un’ operazione di recupero in coproduzione con il Teatro Verdi di Pisa. E infine, per l’omaggio a Fedora Barbieri, si torna al repertorio d’archivio: venerdì 17 aprile è in programma la registrazione del "Don Sebastiano" di Donizetti, che inaugurò il Festival del Maggio nel 1955,diretta da Carlo Maria Giulini con Fedora Barbieri nel ruolo principale di Zaida.

E ancora un titolo caro agli amici del Maggio è sicuramente il "Falstaff" di Giuseppe Verdi con la regia di Luca Ronconi, l’ultima curata dal maestro per il Maggio prima della sua scomparsa. Andato in scena nella stagione 2014-2015 con la direzione di Zubin Mehta, vedeva, tra gli altrì, uno dei massimi interpreti contemporanei di Falstaff, Ambrogio Maestri, nel ruolo del protagonista. La trasmissione, in programma sabato 18 aprile per concessione di RaiPlay.

A richiesta dei follower del Maggio anche il titolo che chiude la settimana: "L’italiana in Algeri" di Rossini, una recente coproduzione internazionale vista nella stagione 20152016, con Bruno Campanella direttore e Joan Font, regista. Da sapere che le opere della Barbieri sono disponibili online solo per la durata della trasmissione.

Lo stesso vale per tutti gli altri titoli del calendario di streaming del Teatro.

Ricordi in musica che sono un po’ come l’amore: richiedono un po’ di distanza, qualcosa da scoprire. Partenze e ritorni.