REDAZIONE FIRENZE

Omicidio di Fabrizio Contiguglia, chiesti trent’anni per l’assassino

Lunga requisitoria del pm e rinvio al 24 febbraio per l’arringa della difesa

Trent’anni di reclusione: dopo un intervento di oltre quattro ore il pm Andrea Apollonio ha richiesto, ieri, questa condanna per Salvatore Russo nel processo, in Corte d’Assise a Messina, per il duplice omicidio del 27enne Fabrizio Contiguglia che abitava a Sesto e dello zio Antonino Contiguglia. Alla base della mattanza, avvenuta il 15 agosto del 2019 ad Ucria dove il giovane sestese era in vacanza, una lite per un posto auto che si era verificata il giorno prima fra la famiglia Contiguglia e Russo. Stando a quanto ricostruito nella requisitoria del pm il delitto era maturato dopo che un gruppo di membri della famiglia Contiguglia si era presentato, per un chiarimento rispetto alla lite per il parcheggio, a casa dell’imputato, macellaio residente a Paternò. Il confronto però era finito nel sangue. Russo aveva infatti esploso una serie di colpi con la sua pistola uccidendo Fabrizio e lo zio.

Da sempre i legali dell’imputato hanno sostenuto la tesi della legittima difesa ma il pmintervento fiume, non ha sposato questa possibilità, considerata anche la traiettoria degli spari. Subito dopo il pm hanno preso parte gli avvocati della parte civile fra i quali il legale della mamma di Fabrizio, Benedetta Ricciardi. L’udienza proseguirà il prossimo 24 febbraio per gli interventi della difesa, non solo di Russo ma anche di tre membri della famiglia Contiguglia che devono rispondere di violenza privata. Al termine la camera di consiglio per la sentenza.

S.N.