
Le indagini
Firenze, 13 luglio 2014 - E' arrivato in Italia solo da qualche mese il 15enne di origine rumena, fermato per l'omicidio di Ezio Taddei, l'imprenditore della provincia di Siena trovato morto al parco delle Cascine due settimane fa. Il suo legale, l'avvocato Carlotta Corsani, che stamani ha assistito all'interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale dei minori, lo descrive con una ragazzo "piccolo, mingherlino, che parla a stento italiano e che ha solo voglia di tornare a casa dalla madre". A Firenze vive con la mamma, un fratello e una sorella, mentre il padre è rimasto in Romania. Dopo la convalida del fermo è stato trasferito dalla struttura di accoglienza al carcere minorile. Il fascicolo sull'omicidio di Taddei, è alto una decina di centimetri, aggiunge l'avvocato, "ma è secretato anche per noi". Il 15enne continua a ripetere di non aver commesso niente, "neppure la tentata rapina", e di non conoscere l'altro fermato, il 28enne che è a Sollicciano da una decina di giorni.
IL FERMO - Il gip del tribunale dei minori ha confermato il fermo del 15enne accusato di concorso nell'omicidio di Ezio Taddei, l'imprenditore 78enne trovato senza vita due settimane fa nel Parco delle Cascine di Firenze. Il ragazzo, un romeno che sarebbe arrivato da poco in Italia, secondo quanto spiegato dal suo legale, l'avvocato Carlotta Corsani, si e' difeso spiegando di non conoscere neppure il 28enne gia' arrestato una settimana fa nelle indagini per l'uccisione dell'anziano. Il giovane avrebbe aggredito l'anziano nel corso di un rapporto sessuale a pagamento poiche' l'uomo pretendeva una prestazione ulteriore rispetto a quanto concordato. Omicidio volontario e rapina sono le accuse che avevano portato al fermo da parte dei carabinieri del quindicenne romeno. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere, spiegano i carabinieri, è stato disposto sulla base di "gravi e concordanti indizi di colpevolezza", definiti "granitici" dal gip del tribunale dei minori nell'ordinanza di convalida. Tra gli indizi ci sarebbe un impronta digitale del quindicenne trovata sul montante dell'auto della vittima oltre ad alcune tracce biologiche del giovane trovate sotto le unghie della vittima. Tracce ematiche riconducibili al ragazzo sono state individuate anche all'interno dell'auto dell'anziano. "Il movente del delitto - spiegano i carabinieri in una nota - e' da ricondurre, come era gia' emerso sin dalle prime fasi delle indagini, al contesto della prostituzione omosessuale esercitata all'interno del parco delle Cascine da giovani di nazionalita' rumena".
Intanto i carabinieri fanno sapere che le indagini sulla morte di Taddei non si fermano con l'arresto del 15enne, i militari infatti sottolineano che "tuttora sono in corso accertamenti al fine di verificare le responsabilità degli altri soggetti coinvolti nella vicenda, uno dei quali già ristretto nel carcere di Sollicciano".