Omicidio Ciatti, il processo va avanti anche in Italia

Ritenuta infondata la richiesta del legale di Bissoultanov

Niccolò Ciatti

Niccolò Ciatti

Firenze, 22 giugno 2022 - Arriva la tanto attesa notizia da Roma, il processo per l'omicidio del 21enne di Scandicci, Niccolò Ciatti, ucciso nell'agosto del 2017 a Lloret de Mar, in Spagna, va avanti anche in Italia. Per i giudici della Corte d'Assise di Roma è stata ritenuta "infondata" l'istanza presentata dalla difesa dell'imputato il ceceno Rassoul Bissoultanov, già condannato in Spagna, con cui si chiedeva di chiudere il procedimento italiano.

L'avvocato di Bissoultanov a inizio giugno, aveva chiesto di chiudere il processo italiano per il principio del 'ne bis in idem' dopo la sentenza di primo grado pronunciata dal tribunale di Girona in Spagna. La corte spagnola lo scorso 3 giugno, ha condannato il ceceno con l'accusa di omicidio volontario assolvendo l'altro ceceno, Movsar Magomadov. Così ha deciso il "tribunal del jurado" di Girona. I giudici popolari hanno riconosciuto nell'azione del 29enne anche l'aggravante di aver colpito a tradimento. 

"Fortunatamente l'eccezione della difesa è stata respinta come ci aspettavamo e ora iniziera' il dibattimento vero e proprio. Quello che cerchiamo è giustizia e verità. Stiamo aspettando ancora la quantificazione della pena dopo la sentenza in Spagna e ci auguriamo che l'Italia vada avanti i colpevoli sono due, non solo Bissoultanov, e credo che la pena che dovrebbero avere sia quella dell'ergastolo". Così, al termine dell'udienza davanti alla Terza Corte di Assise di Roma, Luigi Ciatti, padre di Niccolo', il 21enne di Scandicci pestato a morte.

Ancora Luigi Ciatti: "Considerando che in Spagna abbiamo atteso quattro anni e mezzo prima di iniziare il processo, quello di oggi è stato un passo decisivo e importante, sfortunatamente c'è stato l'atto di scarcerazione che poi la Corte di Cassazione ha bocciato, altrimenti il percorso sarebbe stato più tranquillo e Bissoultanov sarebbe rimasto in carcere e da lì non sarebbe uscito. In Spagna attualmente è libero e mi auguro che firmi ogni settimana come previsto altrimenti potrebbe scappare. Il giudice spagnolo non ha ancora quantificato la pena, ci lascia perplessi la forbice da 15 a 25 anni, mi auguro di non avere sorprese. Noi andremo avanti con tutto quello che potremo fare".

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