Stefano
Morandi
L’arresto di Matteo Messina Denaro, dopo 30 anni di latitanza, ha dimostrato che lo Stato è più forte di qualsiasi tipo di malavita organizzata e questo grazie alle istituzioni e ai suoi fedeli servitori; dalle forze dell’ordine ai magistrati che hanno pagato prezzi altissimi per far trionfare la giustizia e la legalità. In questi giorni assume quindi un particolare valore documentale e istituzionale il francobollo dedicato ai magistrati caduti nell’adempimento del dovere e nella lotta alla mafia e al terrorismo, con valore in tariffa B corrispondente a 1,20 euro racchiuso in un bel foglietto che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso il 25 novembre scorso. Nella vignetta viene rappresentata un’opera di Antonio Romano componente della Consulta, Filatelica Nazionale e della Commissione Carte Valori, dal titolo "rose spezzate", un mazzo di rose rosse su uno sfondo di colore bianco, con il gambo verde tranciato nel mezzo in una composizione tricolore che esalta la bandiera italiana e quindi l’unità nazionale. Sui bordi del foglietto sono riportati i nomi dei magistrati caduti nell’adempimento del dovere e nella lotta alla mafia e al terrorismo da Emilio Alessandrini fino a Cesare Terranova senza dimenticare Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Francesco Coco, Giovanni Falcone. Rosario Angelo Livatino e Vittorio Occorsio, servitori dello Stato che hanno reso possibile gli arresti di coloro che hanno insanguinato la storia d’Italia.
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