REDAZIONE FIRENZE

Omaggio della Pergola alla "Maria Stuarda" di Franco Zeffirelli

In occasione del centenario della nascita di Franco Zeffirelli, il Teatro della Pergola celebra i 40 anni dal debutto di "Maria Stuarda" con due mostre dedicate al capolavoro del maestro. Un omaggio al melodramma che ha rinnovato l'interesse per il teatro romantico.

Omaggio della Pergola alla "Maria Stuarda" di Franco Zeffirelli

Nel centenario dalla nascita del regista Franco Zeffirelli cade anche un altro anniversario: i quarant’anni dal debutto al Teatro della Pergola di "Maria Stuarda" firmata dallo stesso maestro. Una ricorrenza che la Pergola celebra con due mostre dedicate al capolavoro di Zeffirelli: "Costumi della Casa d’Arte Cerratelli", l’esposizione di sei costumi realizzati dalla Fondazione Cerratelli, e "Due regine per un re", a cura di Titti Giuliani Foti, mostra dei materiali dell’Archivio Storico del Teatro della Pergola e dell’Archivio fotografico New Press Photo. I due eventi - in collaborazione con la Fondazione Franco Zeffirelli Onlus - inaugurano oggi alle 17,30 e resteranno visitabili fino al 17 dicembre.

"Maria Stuarda" andò in scena per la prima volta il 12 febbraio 1983, giorno del sessantesimo compleanno del regista fiorentino. Una scena rimasta epocale, che per la prima volta nella storia del teatro italiano prende tutto il palcoscenico, i sontuosi costumi di Anna Anni creati sotto la direttiva del maestro per le due regine, Valentina Cortese e Rossella Falk. E su tutto, il testo di Schiller che – come capì subito Zeffirelli – aveva l’aspetto della grande opera per eccellenza. Ma qui senza musica grazie al lavoro del maestro che ’spogliò’ i libretti dell’opera. Così, per la prima volta, sulla scena di "Maria Sturda" non si canta bensì si narra.

L’omaggio della Pergola è, quindi, l’occasione per testimoniare questo capolavoro rimasto un unicum nella storia dello spettacolo italiano. Grazie alla sua "Maria Stuarda" il teatro romantico è ancora oggi considerato quell’humus letterario dove è fiorito il nostro melodramma. E solo grazie a Zeffirelli, in anni in cui le avanguardie erano anche a teatro pane quotidiano, si assisteva, invece, a una specie di rinato interesse per il melodramma.