
L’assessora con deleghe a Fundraising e Pari Opportunità, Federica Pacini
La medaglia d’oro sarà riprendersi il quartiere. Arrivano le ‘Olimpiadi di San Giusto’ un progetto di sicurezza urbana promosso dal comune di Scandicci che ha ottenuto un finanziamento da 75mila euro dalla Regione Toscana. Sarà un evento che si terrà in estate, e che promuove l’inclusione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Associazioni del territorio, giovani e istituzioni uniti insieme in un progetto che unisce sport e senso civico. "Siamo estremamente soddisfatti di aver ottenuto questo finanziamento – ha detto l’assessora con deleghe a Fundraising e Pari Opportunità, Federica Pacini – lo sport rappresenta un potente strumento di inclusione, offrendo ai giovani, importanti opportunità per riappropriarsi degli spazi del quartiere, conoscerli, viverli, farli propri e prendersene cura. Questo progetto non vuole essere fine a se stesso, ma l’inizio di un percorso".
Il progetto prevede un lavoro preparatorio, fatto di collaborazioni con le associazioni sportive e culturali per la messa in campo di attività gratuite e accessibili, anche specifiche per gruppi di giovani vulnerabili. In estate, secondo le previsioni, l’evento conclusivo con le olimpiadi. Successivamente nascerà un Comitato Olimpico, vera e propria cabina di regia per coordinare e supervisionare l’organizzazione dell’evento. "Il coinvolgimento di giovani come volontarie e volontari, tramite manifestazione d’interesse e incentivi alla candidatura - spiega l’amministrazione nella scheda che illustra il progetto -, è strategico per rendere una fascia fragile protagonista". Oltre alle olimpiadi è previsto inoltre anche l’allestimento di una "mostra partecipata".
San Giusto, quartiere di confine con Firenze, ha attraversato una fase non semplice. Le intenzioni della giunta Fallani di riqualificare il quartiere si sono infrante in ritardi cronici nei lavori, con la conseguente irritazione dei residenti, che per tre anni hanno atteso la chiusura dei cantieri per riconquistare la piazza centrale del quartiere invasa dalle transenne e dalle buche. Lo scopo del progetto è quello di "prevenire comportamenti devianti da parte della fascia giovanile più fragile ed esposta al rischio di disagio, valorizzando e promuovendo il ruolo delle associazioni sportive come soggetti di aggregazione sociale e dello sport", ma in questo caso c’è anche un altro livello, ovvero recuperare la fiducia di chi vive nella zona, restituendogli qualità della vita. Fabrizio Morviducci