DILISA CIARDI
Cronaca

Odissea Inno, altro rinvio dei lavori

Nuovo slittamento del cantiere a quasi due anni dalla frana della scarpata della Fi-Pi-Li. Residenti infuriati

di Lisa Ciardi

Dopo un anno e nove mesi di attesa, i lavori per il ripristino di via di Carcheri slittano ancora, per l’ennesima volta. Lo ha comunicato la Città Metropolitana di Firenze, alla quale spetta appunto il compito di effettuare l’intervento, inviando una nota di poche righe, poi rilanciata sui social anche dal Comune di Lastra a Signa.

"A seguito di approfondimenti tecnici resi necessari durante la fase di progettazione – si legge nella comunicazione - i lavori del bypass inizieranno con due settimane di ritardo rispetto a quanto comunicato nell’ultimo incontro pubblico. Il progetto è già stato elaborato e prevede un costo di 65mila euro e un tempo di realizzazione pari 10 giorni".

Immediate le polemiche, sui social come nelle strade della frazione collinare dove i cittadini hanno assistito all’ennesimo rinvio. La frana risale infatti all’11 gennaio 2021, quando le piogge torrenziali fecero crollare uno dei muri di sostegno della scarpata della Fi-Pi-Li. La lastra di calcestruzzo finì proprio su via di Carcheri, una piccola ma strategica strada di campagna che consente (anzi consentiva) ai residenti delle colline di raggiungere rapidamente il centro del paese e via Livornese. In un primo momento, sia la superstrada che via di Carcheri vennero chiuse al traffico.

Poi, dopo lunghi mesi di lavori, rallentamenti e disagi, la Fi-Pi-Li è stata ripristinata, mentre su via di Carcheri i cantieri non sono mai partiti. Il via alle ruspe era stato annunciato inizialmente per lo scorso aprile. Poi, a seguito di ulteriori sopralluoghi, è stato posticipato a giugno, poi è slittato nuovamente, fino all’ennesimo rinvio di questi giorni.

"Visto che stiamo andando verso i 21 mesi di chiusura della strada e date le ingenti somme stanziate per i lavori – ha dichiarato il presidente del Comitato Collinare di Lastra a Signa, Saul Rinaldi – credo che sarebbe auspicabile capire se, alla base del ritardo, ci sia solo la complessità delle opere di ripristino o se, al contrario, vi siano anche altri aspetti da approfondire. La nostra comunità ha subito e sta ancora subendo pesanti disagi per la chiusura della strada, per i quali devono essere messe in atto le opportune e richieste compensazioni. Queste devono essere finalizzate a migliorare la vivibilità, la sostenibilità e la qualità della vita dei residenti delle colline. Il parco periurbano e l’abbattimento del rumore della Fi-Pi-Li ne sono due esempi di ciò di cui abbiamo bisogno".