Occupazione al Gramsci. Spaccatura tra gli studenti. I genitori: "Inaccettabile"

Dalla spinta pacifista alle infiltrazioni d’acqua in palestra: i motivi della protesta. I rappresentanti d’istituto: "Ci dissociamo". La rabbia delle famiglie. .

Occupazione al Gramsci. Spaccatura tra gli studenti. I genitori: "Inaccettabile"

Occupazione al Gramsci. Spaccatura tra gli studenti. I genitori: "Inaccettabile"

Dopo il classico Michelangelo, occupazione anche allo scientifico Gramsci. Ieri mattina gli studenti hanno trovato le porte sbarrate. Nottetempo, o la mattina molto presto, alcuni ragazzi si sono introdotti all’interno dell’edificio. Era un paio di giorni che la voce girava e, alla fine, anche in via del Mezzetta è scattata la protesta più dura. Ma la scuola è spaccata, dato che i rappresentanti studenteschi, "democraticamente eletti", hanno fatto un comunicato per "dissociarsi dall’iniziativa" e non sono escluse, si dice fra gli studenti, che siano pronti a dimettersi. Da parte sua, la dirigente Silvia Bertone ha informato via mail le famiglie riguardo al fatto che al momento le "lezioni sono sospese a causa dell’occupazione della scuola da parte di un gruppo di studenti". Fra i genitori però ieri girava voce che l’istituto possa rimodulare il calendario didattico, forse rivedendo i giorni destinati al forum o al ponte di Carnevale.

Come al Miche, anche al Gramsci le motivazioni sono varie. Si va dalla critica nei confronti di "un mondo piegato da guerre e fame, dove l’arricchimento di pochi va di pari passo con l’impoverimento di tanti". E poi "il riscaldamento globale", e la "scuola che è sempre meno al centro del dibattito politico". Si parla anche di problemi concreti dell’istituto: tra questi, "i buchi nel soffitto dell’aula di Informatica, le finestre rotte e le infiltrazioni d’acqua in palestra". Poi, gli occupanti "condannano l’attacco di Hamas contro Israele" e si schierano "al fianco degli studenti universitari manganellati perchè accusati di antisemitismo".

"Sosteniamo la richiesta di un immediato ‘cessate il fuoco’". Infine, viene evidenziato "il netto dissenso nei confronti delle politiche di questo governo". Per questo, il liceo è stato occupato. Ma, come nel caso del Michelangelo, dove continuano a susseguirsi varie assemblee, non tutti approvano, sia tra i ragazzi che tra i genitori. "Ancora una volta, una minoranza vuole imporsi sulla maggioranza - accusano dei genitori -. Ricordiamo che occupare è un atto illegale. Noi vogliamo che i nostri ragazzi possano seguire le lezioni serenamente. Ci auguriamo che questa protesta duri poco, altrimenti ci rimetteranno gli studenti con più difficoltà". Un babbo è furibondo: "Mia figlia voleva salire in classe, ma non c’è stato verso. Non è possibile che, in questo periodo, scattino le occupazioni anche se non ci sono motivazioni serie. E’ ormai diventato un rito stantio per fare baldoria e basta. Speriamo solo che non venga danneggiato il liceo. Sarebbe il colmo".

E.G.