Nuovo integrativo all’ospedale di Careggi. Interventi per la sicurezza e aumenti

"Un buon accordo che vale 9 milioni". Ritoccate le indennità di turno

Nuovo integrativo all’ospedale di Careggi. Interventi per la sicurezza e aumenti

Nuovo integrativo all’ospedale di Careggi. Interventi per la sicurezza e aumenti

È stato sottoscritto nei giorni scorsi, tra azienda e sindacati, il nuovo contratto integrativo aziendale per i dipendenti di Careggi. Per la Fp Cgil è "un buon accordo, che vale circa 9 milioni, e che dà miglioramenti economici, in un momento di difficoltà dovute al carovita, e sulla salute e sicurezza sul lavoro, mettendo le basi per puntare sul benessere organizzativo nei luoghi di lavoro, per coloro che tutti i giorni garantiscono i servizi sanitari pubblici alla cittadinanza". E mettere in atto, almeno si spera, contromisure efficaci per le aggressioni, con l’impegno a riaprire il posto di polizia. Fra i punti più qualificanti dell’intesa, per esempio, il differenziale economico professionalità, un meccanismo attraverso il quale tutti i dipendenti, entro 4 anni, avranno un incremento salariale stabile non sottoposto a nessun tipo di valutazione. Inoltre con questo accordo l’acconto della produttività è stato messo in “sicurezza” rispetto ai periodici tentativi dei sindaci revisori di eliminarlo e pagare la produttività tutta insieme l’anno successivo a quello di riferimento. A giugno verrà erogata la ”una tantum” che va da 156 a 200 euro. Aumentate anche le indennità notturne e di pronta disponibilità. Con il contratto integrativo aziendale, poi, verrà riconosciuta un’indennità 5 euro per gli infermieri e per gli operatori sociosanitari, i cosiddetti Oss, a turno per chi lavora nei reparti di medicina. Con il contratto integrativo è estesa l’indennità di malattie infettive sempre di 5 euro a turno al laboratorio di Microbiologia e Virologia. L’indennità verrà erogata con l’anno nuovo.

Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, sono garantiti i 14 rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Tra le misure specifiche, in particolare per le problematiche inerenti a contrastare le aggressioni, l’Azienda si è presa l’impegno a riaprire il posto di polizia, a installare monitor informativi sullo stato di avanzamento iter pazienti e gradualmente a eliminare, nei reparti a rischio aggressioni, i nominativi dalle divise sostituendoli con codici identificativi. E’ stato infine messo il benessere psico-fisico come fondamento da perseguire nei prossimi anni, ed è stata sottolineata l’importanza del welfare per le lavoratici del policlinico universitario.