Nuovo blitz dell’imbrattatore A fuoco il telo nero del David

Nuovo blitz di Pisvejc Vaclav. L’imbrattatore seriale e sedicente artista questa volta ha preso di mira la copia del David di Michelangelo sull’Arengario di Palazzo Vecchio. E il telo nero che in questi giorni ha diviso gli storici dell’arte.

È successo intorno alle 20. L’uomo ha scavalcato le siepi e ha dato fuoco al telo nero che copriva il David come gesto di solidarietà con l’Ucraina. Immediato l’intervento di una guardia giurata in servizio alla Loggia dei lanzi e di un agente della Polizia Municipale che l’hanno bloccato. Le fiamme sono state spente da altri agenti con gli estintori in dotazione nelle auto di servizio, sul posto poi sono arrivati anche i Vigili del Fuoco. Vaclav è stato arrestato per incendio doloso e stavolta d’accordo con il pubblico ministero di turno portato nel carcere di Sollicciano.

Martedì in un blitz durato meno di due minuti, Vaclav aveva dipinto con i colori della bandiera ucraina il leone rampante di Francesco Vezzoli collocato in piazza Signoria. Vestito da operaio e armato di pistole per spruzzare la vernice, intorno alle 15.30 è salito sul basamento dell’opera imbrattando la figura di togato romano ai piedi del leone. Immediato l’intervento della Polizia Municipale che l’aveva bloccato l’uomo.

Ma Vaclav aveva già colpito il giorno prima, lunedì, in via della Vigna Nuova dove aveva sostituito un cartello stradale di divieto di accesso con un altro dove sulla striscia centrale aveva scritto “Putin”.

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