
Nuova piscina, arrivano i fondi. Incassati 3,6 milioni per l’impianto
Non ci sono più scuse, arrivano i soldi per la nuova piscina. Il 6 giugno scorso nell’ultima giunta guidata dal sindaco Fallani, è stata approvata la delibera della transazione tra il comune di Scandicci e Unipol Sai, che aveva in mano le due polizze da incassare per gli interventi non realizzati dal fallito consorzio Nuova Badia ossia il soggetto attuatore del mega peep da 300 appartamenti. Una battaglia ventennale, cominciata nel 2006, con la convenzione stipulata tra le cooperative e l’amministrazione per l’ultimo mega peep realizzato sul territorio comunale. Il progetto veniva ancora da più lontano, visto che il primo piano di edificazione su quel comparto era stato varato al metà degli anni ’90.
La storia ci racconta di come è finita la vicenda: case costruite, piscina non realizzata, un lotto inedificato, un contenzioso nato dopo le denunce dei residenti che avevano pagato le case di più rispetto al prezzo indicato nella convenzione tra comune e soggetto attuatore. Sul peep di Badia la cooperazione di centrosinistra in materia edilizia finì travolta dallo scandalo delle villette strapagate e piegata dalle sanzioni ricevute per queste irregolarità. Quelle multe, oltre due milioni di euro, non furono mai incassate dal comune, che anni dopo però è riuscito però a introitare le fidejussioni.
A seguito dell’intesa con Unipol Sai, riceverà 3.6 milioni di euro per le opere di urbanizzazione e superamento del rischio idraulico mai realizzate e per la piscina. Gli scandiccesi vorrebbero averla il prima possibile, visto che per il terzo anno quella delle Bagnese non è in grado di aprire ai bagnanti nei fine settimana. All’orizzonte si delinea anche un’altra polemica: i residenti di Badia, chiedono che sia realizzata a Grioli. "E’ stata Badia – dicono – ad avere in questi anni disagi e cemento. I denari per la piscina siano utilizzati per compensare noi residenti e migliorare la zona".