Novoli, ansia riscatto e vecchi guai: "Dobbiamo creare spazi di socialità"

Dal tribunale all’università, il trasferimento dei servizi dal centro ha portato a un profondo rinnovamento. Gli immobili ora qui valgono di più, ma restano problemi di sicurezza: "La sera circolare è pericoloso".

Novoli, ansia  riscatto e vecchi guai: "Dobbiamo creare spazi di socialità"

Novoli, ansia riscatto e vecchi guai: "Dobbiamo creare spazi di socialità"

Più verde, più spazi di socializzazione, più controlli e pulizia. Ecco quello che gli abitanti di Novoli chiedono al prossimo sindaco. È questo il quadrante cittadino che negli ultimi tempi ha visto le maggiori trasformazioni, con l’ex area Fiat diventata un nuovo quartiere. E poi l’Università, il palazzo di Giustizia, la tramvia.

"I servizi non mancano: qui c’è tutto - osservano i residenti -. Il quartiere è molto migliorato. Ma i problemi ci sono". "Se io fossi sindaco? Offrirei più stimoli per la socializzazione e l’individuazione di talenti e passioni - osserva Annalisa Camellini, presidente dell’associazione Piazza San Donato -. Nello spazio XL, al primo piano del centro San Donato, bisognerebbe organizzare attività che coinvolgano dai bambini agli anziani. Se amministrassi io la città, installerei poi attrezzature sportive al parco di San Donato".

Non solo. "Cercherei di stare il più possibile in mezzo alle persone per ascoltare le loro necessità - prosegue Camellini -. A Novoli organizzerei serate in strada per far riappropriare i cittadini degli spazi, altrimenti preda di degrado e di criminalità". Alberto Di Cintio, appresentante di Novoli Bene Comune, non ha dubbi: "Più verde e meno cemento. Ci vogliono piccoli e grandi giardini per far respirare il quartiere. Se fossi sindaco, interrerei il viale Guidoni dalle piscine al palazzo di Giustizia - afferma -. Poi, realizzerei una casa della salute e cancellerei il progetto del grattacielo. Infine, farei riprendere in carico dal Comune l’antica Torre degli Agli per dar vita ad attività culturali, che mi auguro abbiano spazio anche all’interno dell’ex centrale termica".

Per molti, Novoli è il quartiere dei ‘palazzoni’. "Ma non tutti sanno che abbiamo avuto una bella riqualificazione anche dal punto di vista immobiliare. Qui, i valori in percentuale sono cresciuti più che altrove - fa notare Guido Moretti, che amministra diversi condomini in zona -. Vivo a Novoli da 50 anni. Non si sta certo male, ma migliorare è doveroso. Se fossi io il primo cittadino, valorizzerei di più il parco San Donato, con aree gioco più grandi e attrattive, ping pong per i più grandicelli e campetti sportivi, e soprattutto costruirei subito lo chalet, ancora rimasto sulla carta, per creare un piacevole spazio aggregativo nel parco e offrire alcuni servizi base ai cittadini, bagni in primis".

Come in tutta Firenze, anche a Novoli i cittadini vedono crescere il degrado: piccola delinquenza, spaccio, senzatetto che trovano riparo negli angoli dei condomini. "Col buio esco malvolentieri - denuncia Annalisa Porciani, maestra, a Novoli dal 1964 -. Una sera, dopo aver messo l’auto in garage, il mio compagno si è trovato di fronte a un travestito nudo. Girano personaggi poco raccomandabili e le forze dell’ordine si vedono poco. Non parliamo poi del centro per minori non accompagnati di via di Novoli. Recentemente c’è stato un incendio. Noi residenti abbiamo paura. Io una mattina mi sono trovata di fronte ad un ragazzo visibilmente alterato. Insomma, se fossi io sindaco farei tanti più controlli. Va ripristinata la legalità".

Lo stesso discorso lo fa Marzio Maretti, titolare di un bar in via Demidoff, più volte preso di mira dai ladri:

"Se decidessi io, metterei il poliziotto di quartiere come presenza costante sul territorio. Ci sarebbe bisogno di agenti che conoscono perfettamente il quartiere e i suoi abitanti, così da riconoscere subito le situazioni che non vanno: da quelle meno gravi a quelle invece ben più preoccupanti".

E. G.

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