
L’azienda avvia il progetto ’Zefiro’ che punta a integrare un sistema di tecnologia sui macchinari. Ridolfi: "Così gli operatori saranno guidati in operazioni di manutenzione, ma anche di utilizzo". .
Si può fare produzione metalmeccanica e avere un distretto industriale in montagna, distante dalle principali strade di comunicazione? Palazzuolo sul Senio dimostra che si può. E ora presenta un nuovo progetto innovativo, legato all’intelligenza artificiale. L’occasione per farlo è stata la visita dell’assessore regionale alle attività produttive Leonardo Marras, invitato da Roberto Ridolfi della Novatec. Marras - erano presenti anche Simone Bettini di Federmeccanica e Massimo Ferrati presidente di Confindustria Mugello, ha visitato tutte le aziende dell’area industriale palazzuolese e non ha nascosto ammirazione per ciò che gli veniva mostrato.
Il piccolo paese dell’Alto Mugello, con collegamenti stradali precari, e con i problemi che spesso gravano sui centri più interni delle aree montane – a cominciare dalle difficoltà per l’assistenza sanitaria -, vanta però la piena occupazione. E questo è merito dell’area industriale, sorta alcuni decenni fa per l’impegno di un gruppo di imprenditori locali. Complessivamente le industrie metalmeccaniche palazzuolesi occupano 230 persone, con un fatturato di 30 milioni di euro, lavorando per conto terzi in vari settori. E la Novatec, del gruppo Elettromeccanica Misileo – che occupa 80 persone e ha un fatturato di 10 milioni di euro, con una produzione di macchine, esportate in tutto il mondo, per la termoformatura di carta/cartone nel packaging alimentare, ha ora avviato il progetto "Zefiro", insieme ad un’azienda pisana, la Kode, che si occupa di consulenza informatica in ambito industriale, e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Con il coordinamento di Phil Moschetti.
"Il progetto – spiega Andrea Ridolfi della Novatec – mira a integrare un sistema di tecnologia avanzata, basato sull’AI, sulle nostre macchine, che saranno dotate di appositi sensori. Con esso potremo creare un assistente virtuale in grado di aiutare nell’utilizzo del macchinario, consentendo all’operatore di interagire con la macchina e di essere guidati in operazioni di manutenzione e di utilizzo". L’assessore regionale, dopo la visita, lo sottolinea: "La presenza di un’attività così specializzata, un piccolo distretto metalmeccanico in un’area interna come è l’Alto Mugello deve essere attenzionata da parte della Regione Toscana. Presenterò una programmazione su due linee. Anzitutto la possibilità di sostenere investimenti produttivi per innovazione e industrializzazione in un perimetro di tecnologie strategiche. L’Unione Europea invita a spingere su questo fronte. Inoltre vogliamo favorire i rapporti di collaborazione tra imprese". E il patron dell’Elettromeccanica Misileo lo ribadisce all’assessore: "Fare impresa in una zona decentrata come la nostra non è semplice e servirebbe un intervento deciso della politica per riconoscere questi territori come ‘aree montane’ disagiate: sarebbe fondamentale per sostenere le piccole e medie imprese, permettendo loro di investire in innovazione con l’obiettivo di mantenere competitività, e dare fiducia e motivazioni ai giovani imprenditori".
Paolo Guidotti