No alla vendita di "borse gioiello" sul Ponte Vecchio. Qui solo oggetti preziosi

Il Tar Toscana respinge ricorso negozio Braccialini contro divieto vendita "borse gioiello" a Ponte Vecchio, Firenze. Regolamento comunale limita vendita a oggetti preziosi tradizionali. Negozio chiuso in segno di protesta.

No alla vendita di "borse gioiello" sul Ponte Vecchio. Qui solo oggetti preziosi

No alla vendita di "borse gioiello" sul Ponte Vecchio. Qui solo oggetti preziosi

Il Tribunale amministrativo regionale della Toscana ha respinto il ricorso proposto contro il provvedimento del Comune di Firenze, che ha vietato a Ponte Vecchio la vendita di "borse di pregio artigianale impreziosite da gioielli". In questa zona, rilevante quale "sito Unesco", il regolamento del Comune di Firenze, all’articolo 8, comma 1, consente la vendita di "oggetti preziosi", intendendosi con tale dizione "gioielli e articoli di oreficeria legati da tradizione secolare al Ponte Vecchio". I giudici amministrativi hanno escluso che le "borse gioiello" siano assimilabili agli oggetti di cui è consentita la vendita. A ricorrere al Tar era stato il negozio Braccialini, marchio rilevato dal gruppo aretino Graziella, guidato da Gianni Gori, che per protesta contro il regolamento comunale aveva anche chiuso il negozio, lasciando le borse in vetrina.

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