REDAZIONE FIRENZE

Niente piscine. Tutto il Mugello resta all’asciutto

Il Centro Piscine di Borgo e l'unica struttura privata a Scarperia e San Piero rimarranno chiuse per lavori di ristrutturazione. Nonostante la disponibilità del privato ad affittare l'impianto, i Comuni del Mugello hanno dichiarato che le richieste economiche non erano sostenibili. Non è stato possibile trovare un accordo nonostante gli sforzi fatti.

Niente piscine. Tutto il Mugello resta all’asciutto

Fino alla prossima estate in Mugello non si nuota. Chiuso il Centro Piscine di Borgo per importanti lavori di ristrutturazione, chiusa l’unica struttura privata al Borgo Nuovo di Scarperia e San Piero, l’unica possibilità era quella di convincere il privato a riaprire l’impianto. E la disponibilità ad affittare l’impianto agli enti locali, c’era, annunciata da Alessandro Brogi del Borgo Nuovo. Ma alla fine non se ne farà di nulla per ragioni economiche. Unione dei Comuni del Mugello, e i Comuni di Borgo e Scarperia e San Piero hanno affidato a una nota congiunta la loro posizione evidenziando che le richieste del privato non erano sostenibili: "Come è perfettamente lecito che un soggetto privato decida di vendere i propri beni o le proprie prestazioni alle condizioni che ritiene più vantaggiose, è d’altro canto necessario e doveroso che gli enti pubblici debbano trovare un equilibrio fra le condizioni che il soggetto privato pone, le norme che regolano gli Enti locali in materia di spesa, etica e utilità pubblica".

I Comuni mugellani mettono le carte in tavola: "Non è stato possibile pensare di sostenere una richiesta di pagamento di 120mila euro per 10 mesi di utilizzo della piscina, a cui aggiungere il costo delle utenze, con la gestione completa del servizio a carico della Vivi Lo Sport, senza però avere l’affidamento dell’area esterna per il periodo estivo visti i precedenti accordi della proprietà con soggetti terzi; una combinazione che avrebbe reso la gestione non economicamente sostenibile". E concludono: "Purtroppo per queste ragioni, nonostante tutto l’impegno profuso, i fondi messi a disposizione da più enti e la disponibilità della Vivi Lo Sport alla gestione temporanea della struttura, non è stato possibile trovare un accordo".

Paolo Guidotti