BARBARA BERTI
Cronaca

Next Gen Fest balla nel futuro: "L’uso dell’intelligenza artificiale ricercato da chi offre lavoro"

Il vertice di Linkedin Albergoni spiega come l’IA incida fra le competenze per trovare un nuovo impiego "Più importanti del titolo di studio le qualità attitudinali di lavorare in gruppo e comunicare bene".

Il vertice di Linkedin Albergoni spiega come l’IA incida fra le competenze per trovare un nuovo impiego "Più importanti del titolo di studio le qualità attitudinali di lavorare in gruppo e comunicare bene".

Il vertice di Linkedin Albergoni spiega come l’IA incida fra le competenze per trovare un nuovo impiego "Più importanti del titolo di studio le qualità attitudinali di lavorare in gruppo e comunicare bene".

"L’intelligenza artificiale non è una minaccia". Parola di Marcello Albergoni, country manager di Linkedin Italia, ospite della quarta edizione del Next Generation Fest, ieri al Teatro del Maggio di Firenze.

Qual è oggi la sfida dell’intelligenza artificiale? "La stessa di quindici anni fa. Riguarda la raccolta e la trasformazione dei dati disseminati in rete. Non sappiamo ancora cosa ci potremo fare nei prossimi anni ma di sicuro è una grande opportunità. Non guardiamola dunque come una minaccia: ci farà risparmiare tempo in alcune attività lasciandoci spazio in quello che solo gli essere umani possono fare. Bisogna, però, saperla usare nel modo giusto".

Quanto conta l’abilità nell’uso dell’intelligenza artificiale in un colloquio di lavoro? "È tra le competenze più ricercate dalle aziende che cercano oggi nuovo collaboratori e dipendenti".

Altre competenze richieste? "Sono sempre più importanti le soft skills, ovvero le capacità trasversali e attitudinali, come la comunicazione, la gestione del tempo, il lavoro di squadra e la risoluzione dei problemi".

E il titolo di studio? "Resta importante ma la ricerca da parte delle aziende è sempre più orientata alle competenze che da qui al 2030 cambieranno del 70%. Quindi è importante imparare sempre cose nuove. Tornando, invece al titolo di studio, possiamo dire che Firenze è tra le prime tre città che offrono maggiori possibilità in Italia a chi ha una laurea magistrale: marketing, comunicazione ma anche la ristorazione i settori con le maggiori offerte".

È vero che le nuove generazioni al termine del colloquio di lavoro chiudono con ’le farò sapere’? "Sì, le parti si sono invertite. Internet ha ribaltato i ruoli di consumatore e venditore e anche nel mondo del lavoro accade ciò. Lo stipendio resta una voce importante ma non come in passato perché i giovani, e non solo, cercano sempre di più un equilibrio tra lavoro e vita privata. Questa tendenza, già presente prima del Covid, dopo la pandemia è esplosa soprattutto all’estero con dimissioni di massa a cui è seguito un picco di nuove assunzioni".

Consigli per chi cerca lavoro? "Coltivando relazioni e ‘connessioni’. Ancora oggi il lavoro si trova così. È utile avere un profilo Linkedin ben fatto, con una foto professionale dove oltre al titolo di studio è bene segnalare hobby, passioni, attività del tempo libero. No ai curriculum a caso, meglio selezionare e seguire le aziende che interessano".