Firenze, 7 gennaio 2021 - Il testo che segue apre Buongiorno Firenze, la newsletter che La Nazione invia ogni mattina agli iscritti alla sua community di lettori. Quotidianamente, Buongiorno Firenze individua un tema di cronaca e vita cittadina, di cui si parla con un ospite: oggi Ludovico Arte, dirigente scolastico del Marco Polo. Buongiorno Firenze tratta le principali notizie di cronaca, cultura, sport e offre suggrimenti su come scoprire e godersi la città
Per ricevere via mail la newsletter clicca su www.lanazione.it/buongiornofirenze

.
Questa mattina i ragazzi toscani avrebbero dovuto tornare in classe. Avrebbero dovuto, fino a un paio di giorni fa quando è stato comunicato che il rientro in presenza slitterà a lunedì 11. Ennesimo colpo di scena, inflitto alla scuola. La scuola è un mondo fragile. Fragili sono per natura i ragazzi, fragili sono diventati gli insegnanti con la perdita di autorevolezza del ruolo e molte famiglie passate in pochi anni dal rispetto alla sottovalutazione, fino all'aperto conflitto. Per carte bollate nel più civile dei casi, talora per vie di fatto. Servirebbero alla scuola istituzioni che la proteggano. Viene scelta invece come campo di battaglia per contese politiche. Stamani, non potendo tornare in classe come promesso, le lezioni si faranno ancora da casa. Il movimento Priorità alla scuola, composto da insegnanti, famiglie e studenti ha organizzato sit in 19 città per chiedere apertura in presenza e in sicurezza delle superiori, screening sanitario per tutti e priorità per la vaccinazione dei docenti. A Firenze, dalle 9, presìdi di fronte al Galileo in via Martelli e all'artistico di Sesto. In Toscana sit in a Massa, Pontedera, Prato, Pisa. Della scuola che oggi non riapre e che è attesa da un mese non banale (gennaio accompagna ai primi scrutini), parliamo con una delle coscienze più spiccate dell'insegnamento fiorentino: Ludovico Arte, preside del Marco Polo. Che rivolge ai docenti un invito inconsueto: se non sussistono gli estremi, non rincorriamo un voto da inserire in pagella. Meglio rimandare il giudizio a tempi che consentano valutazioni meno frettolose e scrivere in pagella quel 'non classificato' in altre epoche interpretato come massimo disdoro per lo studente. Chi voglia intervenire sul tema, scriva a [email protected]
Ludovico Arte, 58 anni è dirigente scolastico dell'istituto per il turismo Marco Polo di Firenze che sotto la sua guida, in una decina di anni ha conosciuto un forte sviluppo. Laureato in Scienze politiche a indirizzo sociologico, con successivo dottorato di ricerca, ha maturato una vasta esperienza in ambito formativo e scolastico. E' una delle voci più ascoltate del mondo della scuola, non solo fiorentino |
|
Professor Arte, stamani avrebbe dovuto accogliere studenti e insegnanti nelle aule. "Invece, 48 ore prima, senza una plausibile motivazione, hanno fatto slittare il rientro a lunedì". Per voi, cosa cambia? "Due giorni in più con la dad non sconvolgono niente. Ma è scoraggiante il segnale: servono serenità, programmazione. Così si trasmettono alla scuola precarietà e la certezza di non essere considerata per l'importanza che riveste". L'indice dei contagi tiene sospeso ogni aspetto della vita. "In Germania, paese più serio, si è deciso sulla base dell'acuirsi della pandemia. Da noi, a quanto pare, per un compromesso politico". Col ritorno in presenza torneranno lezioni, compiti, interrogazioni. "Premetto che non è vero che con la didattica a distanza i ragazzi non studino e gli insegnanti non lavorino. Lavorano, anzi, più di sempre. Però va tenuto conto che questo non sarà un anno scolastico normale e comportarsi di conseguenza". Cosa intende? "Sul sito della scuola invito gli insegnanti a non applicare gli schemi consueti: anche se manca poco meno di un mese agli scrutini non sarà indispensabile riempire questo tempo con interrogazioni e compiti in classe pur di iscrivere in pagella una valutazione". Lo prevede la legge. "La legge disciplina situazioni ordinarie. Qui siamo in un contesto eccezionale e invito a dare un peso relativo al primo quadrimestre. Ai docenti, cui lascio la massima libertà, ho suggerito una soluzione tecnica: se non ci sono le condizioni, si scriva in pagella 'non classificato'. E' consentito, quando per ragioni non dipendenti da volontà mancano gli estremi per una valutazione". E cosa comporta? "Dal punto di vista del profitto, il il giudizio è rimandato alla fine dell'anno. Meglio un 'non classificato' ora e un giudizio meditato allo scrutinio finale che un voto comunque strappato a gennaio e che potrebbe non rappresentare il potenziale grado di preparazione dello studente e diventare per lui un'ipoteca condizionante". Cosa pensa della proposta di riconoscere agli insegnanti la precedenza sulla somministrazione di vaccini? "Il calendario nazionale prevede che siamo vaccinati in estate, verso la chiusura o con la scuola già chiusa. Sarebbe bene anticipare, per rassicurare tutti. Tenendo conto che qualcuno non vorrà vaccinarsi". Ha già avvisaglie? "Una mamma mi ha appena comunicato in anticipo che non consente sia vaccinato suo figlio". All'inizio lei ha criticato il governo. Auspica che cada e ne arrivi uno che garantisca certezze alla scuola? "Appartengo al fronte progressista: in teoria dovrei avere riferimenti in questo governo ma ciò non mi esime dal criticarlo. La crisi o il ricorso alle urne ora, avrebbe per la scuola e credo per il paese effetti devastanti. Se crisi dovrà esserci vorrei fosse in estate, a scuole chiuse. Chiediamo solo di lavorare in serenità e con organizzazione. Pronti a scossoni per ragioni serie, non per liti politiche". pc |
|